Scattano provvedimenti Daspo per due tifosi, in seguito ai fatti accaduti durante la partita del Cagliari con il Pescara. La decisione arriva direttamente dal Questore di Cagliari Pierluigi d’Angelo, dopo gli accertamenti svolti dalla Digos con l’aiuto delle immagini sia del sistema di videosorveglianza dell’impianto sportivo.

Le indagini sono partite dall’individuazione di uno spettatore che si è dato alla fuga dirigendosi verso l’uscita dello stadio inseguito da un gruppo di Ultras.

Le successive verifiche hanno consentito di accertare che il tifoso era stato vittima di un’aggressione da parte di Ultras appartenenti al gruppo tifoseria ‘Sconvolts’. L’aggressione è avvenuta mentre l’uomo assisteva alla partita seduto nella curva Nord e, dopo essere stato circondato e con motivazioni pretestuose, era stato invitato a venire alle mani da alcuni tifosi, tra cui uno dei due tifosi destinatari del Daspo.
Trascorsi pochi istanti veniva circondato da 4 o 5 soggetti e ricoperto di calci e pugni.

L’episodio, secondo la Digos, è riconducibile all’intimidazione ricevuta nel corso della partita Cagliari-Chievo Verona del 15 aprile, durante la quale alcuni tifosi vennero invitati minacciosamente a non intonare cori in quanto questo sarebbe prerogativa del solo gruppo Sconvolts.
Per questi fatti il provvedimento è stato emesso per la durata di otto anni a carico dei due individui, un 33enne e un 44enne. Il 33enne è recidivo e ha riportato numerose condanne definitive per aver commesso violenze in occasione di manifestazioni sportive del gioco del calcio e il 44enne è stato già destinatario di Daspo per fatti avvenuti durante l’incontro Cagliari-Juventus del 12 gennaio 2014.