Ha segnato l'Esposito sbagliato. L'Inter segna un gol per tempo, prima con Lautaro e poi con Pio fratello di Sebastiano, e si prende lo scalpo del Cagliari. Gara quasi mai in salita per la squadra di Chivu, che avrebbe più di un'occasione per segnare il tris. I padroni di casa sono pericolosi solo una volta, per il resto non tirano mai in porta.
Il Cagliari si presenta contro l'Inter con zero sorprese e tante certezze. Pisacane opta per un 5-3-2 conservativo, poi 3-5-2 in fase di possesso, con la diga davanti a Caprile composta da Mina, Luperto e Zé Pedro. A centrocampo Deiola in mezzo supportato da Folorunsho e Adopo. Davanti l'attacco è sulle spalle di Esposito e Belotti. Anche nell'Inter nessuna novità , se non per Chivu che dà fiducia a Henrique. Nerazzurri a specchio: Bastoni, Akanji e De Vrij in difesa, Barella, Mkhitaryan e Calhanoglu in mediana, Henrique e Carlos Augusto larghi. Punte Lautaro e Thuram.
I nerazzurri spingono subito forte e trovano il gol con Lautaro. Adopo accorcia tardi su Bastoni che mette in mezzo, Obert si addormenta e l'argentino gli salta in testa. 1-0. La squadra di Milano non crea eccessivi pericoli dopo il gol ma tiene sempre il pallino del gioco. I rossoblu non riescono a superare in maniera pulita la linea dei cinque centrocampisti dell'Inter, provano a sfruttare qualche lancio per Folorunsho ma i centrali sono sempre molto attenti.
Esposito vaga senza una meta, Belotti è troppo solo. Il Gallo verso la fine del primo tempo deve lasciare il campo per una distorsione al ginocchio rimediata in un contrasto con Martinez. Al suo posto Prati che si mette in cabina di regia, mentre Folorunsho va a fare la seconda punta intorno a Esposito. Finisce così la prima parte, Cagliari che non punge mai l'Inter e nerazzurri che dominano in lungo e in largo.
Nel secondo tempo Chivu cambia un esterno per un altro, Dimarco per Carlos Augusto. Lautaro e i suoi sono addirittura più pericolosi alla ripresa, con Calhanoglu che colpisce il palo interno con un colpo da biliardo da fuori area. Poco dopo Caprile deve superarsi su Thuram, che nel secondo tempo inizia qualche scorribanda delle sue.
Pisacane deve cambiare per forza, serve più qualità e freschezza, allora al 58' toglie Deiola e Zé Pedro per Gaetano e Felici. Il numero 17 tocca il primo pallone e fa subito ammonire Barella. Il cambio sveglia il Cagliari, che si fa più vivo. Anche Palestra dall'altra parte gioca più palloni e si fa vedere davanti. Chiuvu si accorge che il vento è cambiato e corre ai ripari: Barella e Thuram fuori, dentro Frattesi e Pio Esposito (ora i due fratelli sono contro). Al 70' primo angolo per il Cagliari (incredibile) ma Esposito la spara alta da posizione difficile ma non impossibile. Altro cambio per i nerazzurri al 72': Dumfries per Henrique.
L'occasione d'oro per il Cagliari passa al 73': corner tagliente di Esposito dalla destra e Folorunsho stacca benissimo, ma il palo dice no agli oltre 16.000 dell'Unipol Domus. Pisacane adesso si gioca il tutto per tutto: Borrelli e Idrissi entrano per Folorunsho e Obert. Idrissi deve subito togliere le castagne dal fuoco e butta via un pallone che andava in porta. Ma serve a poco, perché subito dopo Pio Esposito, tutto solo in area, raddoppia e chiude i conti. Il Cagliari prova a scuotersi con un bel pallone di Felici per Adopo, ma il suo colpo di testa è largo.
L'Inter nel finale perdona i rossoblu, perché Mkhitaryan davanti a Caprile scheggia il palo. Verso il 90' Lautaro esce acciaccato per Bonny. Si chiude qua. Il Cagliari rimane a quota 7 punti e ora deve pensare all'Udinese.

