Partecipa a Blog Cagliari Calcio 1920

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Cagliari, esplode l'ira dei tifosi: "Società incompetente, mercenari, Giulini vattene!"

I commenti dei supporters rossoblù al termine di Cagliari - Palermo

Condividi su:

La condanna definitiva è arrivata, dura e secca come una botta in testa. Qualcuno potrebbe pensare che, spiritualmente, il popolo rossoblù si fosse già preparato ma, come spesso accade, prepararsi mentalmente e vivere direttamente ciò a cui ti sei preparato non sono la stessa cosa. Anzi. Durante la gara, dalle poltroncine, si faceva forse più attenzione al risultato da Bergamo  che alla partita del Cagliari e la rabbia, mista alla delusione, crescevano di minuto in minuto: il Genoa stava “regalando” ai rossoblù un’occasione per respirare e sperare un’altra settimana. Purtroppo i giocatori in campo, vuoi per stanchezza, vuoi perché avevano già gettato la spugna, non sono riusciti a cogliere l’opportunità offerta dalla sconfitta dell’Atalanta. E così, dopo undici anni, si torna in serie B. Qual è stata la reazione dei tifosi? Buona lettura.

Il Cagliari siamo noi!

Andrea: “Sto male. Ma a differenza dei leccac**o dei Cellino e dei Giulini che danno patenti di tifo agli altri, salvo poi avere la squadra di riserva, l'anno prossimo ci sarò pure in B con Teramo e Latina. Giulini e Zeman, non posso scrivere ciò che penso di voi, altrimenti finirei dentro. Oggi più che mai, forza Casteddu. In A, in B, in C e in qualsiasi altra categoria”.

Fausto: “Posso dire solo che Giulini dovrebbe essere mandato via per sempre dalla Sardegna! Che sia maledetto lui e tutta la sua generazione”.

Sandro: “Questo club ha semplicemente bisogno di un autentica rinascita. La poca serietà della società deve ragionare sulle accortezze ed errori commessi anche riguardo alla scelta di alcuni interpreti alla rosa, a partire dall’allenatore. Per guadagnarsi la massima categoria bisogna lavorare su chi può davvero avere merito di lavorare per la Cagliari Calcio; mancano dietro le quinte emissari di mercato ed appassionati di calcio, le carenze si sono viste. Nonostante siano state sottolineate dai tifosi! Questa è la mia lista personale dei giocatori inutili, e sottolineo inutili, alla società Cagliari! Murru, Pisano, Cossu, Conti, Dessena, Joao Pedro, Longo, Cop, Cragno e Ceppitelli. Ecco, questi signori devono levare le tende e cercare fortuna altrove”.

Fabio: “Presidente pezzo di me**a, è solo colpa tua! La B non è un dramma, l’importante è il Casteddu Village!”.

Luca: “Scusatemi, ma in questo momento per me l'unico modo per metabolizzare il ‘dramma’ sportivo è scrivere. Scrivere di come un uomo d'affari, questo è innegabile, senza scrupoli, anche questo è palese, e senza una benché minima conoscenza di calcio abbia condotto una società sana economicamente ad una retrocessione sportiva nonché ad una probabile retrocessione finanziaria. Il suo reato è aggravato dalla ‘volontarietà’, non spendere, farsi dare in prestito dall'amico di merende giovani virgulti (quest'estate scrivevo che non era possibile affrontare un campionato di A con una squadra primavera) e mascherare il tutto dall'arrivo del sarcofago mummificato che risponde al nome Sdengo ‘serieB’ Zeman. Tanto per dare un contentino alla piazza che come nelle commedie di Petrolini rispondeva ‘Bravo’ e lui ‘Grazie’! Non contento di questo al fallimento zemaniano ha voluto prolungare un intermezzo con Zola ed il popolo ‘coglione’ ancora diceva ‘Bravo’ e lui ‘Grazie’. Poi la campagna rafforzamento che il sottoscritto anticipava sarebbe stata solo per la panchina, date le informazioni arrivate dalla stessa società. E cosi è stato. Poi il ritorno di Zeman, ed il popolo sempre più rincoglionito ancora ‘Bravo’ e lui ‘Grazie’. Dopo, quando ormai il danno era fatto fu chiamato Festa, che applicò un semplice dettame del calcio dai tempi di Rocco: ‘Il bravo allenatore è quello che fa meno danni’. Badate bene, tutto questo è stato esemplarmente eseguito a costo zero! Non una lira è stata investita dal neo presidente, che invece ancora sta pagando il Cagliari con i soldi delle cessioni e che probabilmente si metterà in tasca da questa retrocessione anche un bel po’ di utili. Certo, qualche grande giornalaio dice che non sta bene fare i conti in tasca agli altri, ma qui vi chiedo: chi sono gli altri e di quali soldi parliamo? Gli altri siamo noi che con lo stadio, con Sky, con i giornali e la pubblicità teniamo in piedi un baraccone che ogni anno dà utili ed arricchisce poche persone. I soldi sono i nostri. Le due cose sono strettamente legate perché non esiste al mondo altra attività lucrativa come il calcio che faccia leva sulle passioni smodate e senza critica di popoli interi. Forse solo le religioni, quelle istituzionalizzate hanno lo stesso privilegio. Ecco, in nome di queste passioni il reato già di per sé grave perché ‘volontario’ assume l'aspetto di una ‘strage di sentimenti’. Non può e non deve restare impunito. Giulini insieme ai suoi complici (stampa, media, tifosi ignoranti, allenatori che si sono prestati al gioco, Lega Calcio, che non indaga mai abbastanza) deve pagare. Pagare con il pubblico ludibrio in nome di uno scempio che sarà difficile dimenticare. Adesso più che mai Forza Cagliari e ‘Giulini merda’!”

Martina: “La tristezza è tanta. Dopo ben 11 anni di serie A ci ritroviamo dopo solo 9 mesi in B con una squadra di mercenari pronti a fuggire. Siete delle merde: voi, presidente e Ds! VERGOGNA !”.

Alessandro: “Il Cagliari è morto. É morta la piazza, i suoi tifosi, la passione, il sogno, la storia. É morto il giornalismo e l'informazione. Retrocede un'isola intera. Caro direttore, lei è un imbecille. Si vergogni”.

Federico: “Non mi interessano i nomi... VOGLIO UOMINI!”

Edoardo: “Solo chi mi conosce bene può sapere cosa sto provando in una giornata come oggi. Ma sono convinto che a volte evitare il peggio non sia una scelta consigliabile perché non consente di correggere gli errori ma illudersi solo che non siano stati commessi portando a disastri ancora peggiori. Oggi sono amareggiato e francamente mi sono sentito offeso e tradito dall'atteggiamento in campo dei giocatori. É ovvio, in B si scende tutti e nessuno al Cagliari può pensare di tirarsi fuori. Io mi aspetto comportamenti immediati che consentano di ricompattare l'ambiente e costruire qualcosa per il futuro. Sono convinto che ritorneremo presto in A dopo una stagione che ci ha visto a mio avviso giustamente retrocessi dopo grandi illusioni e miraggi che ben presto si sono dissolti in un nulla atletico, agonistico e tecnico”.

Pallone: “La sorte ci avrebbe aiutato anche oggi, se solo qualcuno fosse sceso in campo per vincere. Meritiamo la serie cadetta ma l'anno prossimo non deve rimanere nessuno che non si senta la maglia come una seconda pelle”.

Marco: “Erano 3 anni che il Cagliari rischiava la B, secondo me”.

Rich: “Secondo me con una punta come Pinilla ci saremo salvati. Guardate all'Atalanta: in metà stagione ha fatto 10 gol in rovesciata su 9 e li ha salvati. Noi abbiamo Longo…”.

Giuseppe: “Mi sa che ci credevamo solo noi”.

Francesco: “Un anno di me**a, avete sputato sui miei colori e questo non posso tollerarlo. Siete gente senza anima, che non sa cosa prova un tifoso a vedere una squadra che si è fatta male da sola per una stagione intera. Ora fatevi le vostre meritate vacanze e non rompeteci i co**ioni, non ne voglio vedere neanche uno il prossimo anno! Chi vuole rimanere deve chiederlo in ginocchio: gente di me**a, presidente incompetente! Se il prossimo anno vuoi una squadra con i co**ioni, assicurati che i giocatori ci tengano alla NOSTRA MAGLIA, ai nostri colori. Ora dovrei lavorare, anche se penso che non ci riuscirò. Io mi avveleno per questa squadra e pretendo qualcosa in cambio. Cosa che questi bastardi non hanno fatto”.

Andrea: “Senza parole”.

Alessandro: “Oggi per la Sardegna è quasi come un lutto. Mi viene da piangere”.

Elia: “Società da serie D, stadio da Lega Pro, rosa da serie B, tifosi da Serie A!!! Datti fuoco Giulini di me**a, fuori dai coglioni!”.

Dennisor: “Purtroppo il momento è arrivato. Una delle pagine più nere da quando seguo il mio amato Cagliari. Ma sarà un arrivederci, torneremo più forti di prima!”.

Francesco: “E' un momento sportivo triste per noi tifosi del Cagliari, saranno fatte analisi di tutti i tipi per l'annata disastrosa. Le colpe? Di tutti: società inesistente e organico penoso sotto tutti i punti di vista. A mio parere non si salva nessuno, forse il magazziniere. Ora, pur delusi, bisogna rimettersi in piedi, ricordando che la nostra non è solo una squadra di calcio ma è qualcosa di più: il simbolo sportivo di una intera regione! Rimaniamo uniti e vicini al Cagliari, sperando in un progetto serio che ci porti nel posto che ci compete. Dalla cenere si può e si deve ‘risorgere’, ora e più che mai Forza Cagliari!”.

Guglielmo: “Finalmente questa squadra di me**a è retrocessa, non ne potevo più di soffrire per questi, non meritate il nostro tifo. Siete ridicoli!!!!!”

In giro per il web

Alyssia: “Ho pianto tanto in queste ore. Il Cagliari mi è sempre sembrato forte e indistruttibile, capace di resistere in serie A anche nelle condizioni più difficili. Ma mi sono dimenticata che, chi questa squadra la teneva a galla, non c'è più. Mai come in queste settimane ho rimpianto Cellino. E ho paura del futuro”.

Gianfranco: “Lo dissi lo scorso agosto che a me Giulini mi ricordava Amarugi. Purtroppo i fatti mi hanno dato ragione, ora già fa altri proclami, temo seriamente la serie C”.

Roberto: “In queste situazioni per salvarsi è chiaro che bisogna fare gol e questo Cagliari perlomeno nell'ultimo periodo (Zola -Zeman)non li ha saputi fare. Oggi si è vista la verità in campo. Non hanno indovinato un passaggio, venivano anticipati sempre e non lottavano sulla palla. Sembrava si fossero messi d'accordo per non giocare perché tanto sapevano che la storia era già finita. Hanno avuto 4-5 palle gol nette e se non riesci a realizzare in queste occasioni dove pensi di andare? Francamente penso che con Pinilla ci saremmo salvati. Con questa squadra, se non acquisteranno gente che sa giocare e che vale, in serie B rischiano di starci un bel po’ di anni. Buona fortuna al Cagliari, sperando cambi tutto, ma proprio tutto”.

Paolo: “Questa stagione umiliante porta a lettere cubitali le firme di Giulini e Zeman”.

Tiziana: “Tabula rasa... che amarezza”.

Maurizio: “Torneremo in serie A. Pazienza, stavolta è toccato a noi, le cause sono diverse, l'intenzione di Giulini e compagni era quello di regalarci il Cagliari visto a Milano contro l'Inter, l’Empoli e qualche altra occasione. Un gran bel Cagliari, che nella prima parte di campionato ci ha fatto vedere sprazzi di bel gioco, come non succedeva da anni, i propositi e le intenzioni erano buone. Sicuramente il fatto di aver riposto tutta questa fiducia su tanti giocatori che non avevano mai giocato in serie A, di non aver preso un attaccante esperto, e tutti i pali, le traverse e i goal sfiorati hanno fatto il resto! Era interesse del Presidente che il Cagliari andasse bene, l'impegno non è mai mancato, perciò quelli che urlano mercenari ai giocatori, che li aggrediscono verbalmente e fisicamente meritano la serie B”.

Luca: “Alla faccia di chi ha criticato e di chi continua a criticare Cellino. Giulini vi ha mandato in B. Il Cagliari aveva tutto il tempo per salvarsi ma non hanno avuto le palle! Il Parma fallito, ha continuato e ha onorato il campionato. Gli insulti e i fischi sono stati a mio avviso troppo pochi. Una squadra di pagliacci. Mi spiace per il Cagliari, non lo tifo, ma è una serie B SCRITTA e MERITATA. Spero solo possa salire il più presto possibile ma dubito... purtroppo”.

Sergio: “Il Palermo ha giocato alla morte...ci serva da lezione la prossima volta che decidiamo di regalare punti a salvezza acquisita...”

Giuliano: “Cara Cagliari Calcio, è un campionato che scrivete sul sito ‘peccato’, ‘è andata male’ o ‘nulla da fare’. Vi è venuto mai il dubbio che avete sbagliato tutto fin dall'inizio? Eppure era abbastanza chiara la fine che avremmo fatto! Solo voi grandi ‘volpi del calcio’ non lo avete capito (o fatto finta di non capire). Vergognatevi a scrivere certe sciocchezze!”.

Stefano: “ Complimenti Giulini hai fatto l'entrata da leone , l'uscita non ho bisogno di dirtela ...”.

Le voci dallo stadio

Imma: “Peggio di questa retrocessione c’è solo quella del 2000, dove praticamente siamo stati tutto l’anno nella me**a. Sono furiosa, non ho neanche la forza di piangere”.

Paolo: “La tristezza in questo momento è infinita. Mi chiedo se i giocatori sapessero il risultato dell’Atalanta o meno. Forse, se l’avessero saputo, sarebbe cambiato qualcosa”.

Olindo: “Ridatemi Cellino. Penso che questa farse valga più di mille parole”.

Michele: “E dovrei pure piangere, indignarmi e arrabbiarmi? Non credo proprio. Prima avevamo un farabutto al comando, che però almeno ne capiva di calcio, mentre adesso abbiamo un farabutto con l’aggravante dell’incompetenza. Possedere le quote dell’Inter non significa capire qualcosa di calcio. Ci faccia un favore: purtroppo non credo che ce lo leveremo dalle palle tanto presto quindi, almeno, per la prossima stagione si levi dalle palle, prenda un direttore sportivo che ne capisca qualcosa e mandi a ca**re quell’altro incompetente di Marroccu. Forse così, se tutto va bene, riusciremo almeno ad entrare in corsa per i play-off”.

Roberto: “Il finale era scontato. Stavo aspettando questa retrocessione da settimane e questi ‘brillanti’ giocatori hanno anche avuto la pessima idea di vincere contro il Parma e prolungare l’agonia. Ma che se ne vadano tutti a fanc**o”.

Marina: “Ho sentito che hanno inquadrato in tv Conti e Cossu che piangevano. Loro sono lo specchio di questa stagione. Due grandi giocatori che hanno fatto il loro tempo e che hanno fallito miseramente. Li ameremo e li rispetteremo per sempre, ma è arrivato il momento di ammainare le bandiere e costruire tutto da capo”.

Nicola: “Amarezza, rabbia e delusione. Non riesco neanche a parlare”.

Gregorio: “La verità è che non so neanche cosa pensare. Non so nemmeno individuare un momento in cui ci sarebbe potuta essere la svolta. Non credo che il gol di Pinilla, per esempio, avrebbe cambiato qualcosa. Certo, magari pareggiando gli avremmo rosicchiato due punti, ma così saremmo comunque retrocessi la settimana prossima”.

Fabrizio: “Che pena”.

Gianni: “Dobbiamo rialzarci il più in fretta possibile. Questa società ha iniziato con  il piede sbagliato e si è già inimicata praticamente tutta la tifoseria. Per farsi perdonare dovranno fare qualcosa di straordinario”.
 

Condividi su:

Seguici su Facebook