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La lavagna tattica: Cagliari-Roma

Per il Cagliari esordio casalingo in questo campionato contro i giallorossi: ecco come potrebbe svolgersi il match da un punto di vista tattico

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Alla riscossa per un riscatto immediato e ripartire. È questo il filo conduttore che lega Cagliari e Roma, pronte a sfidarsi domenica al Sant’Elia. I sardi, dopo il 3-1 subito contro il Genoa a Marassi, cercherà di conquistare i primi tre punti davanti al proprio pubblico; per contro la Roma, reduce dalla disfatta con il Porto nel ritorno dei preliminari di Champions League (che ha provocato più di un malumore all’interno della tifoseria giallorossa), tenterà invece di ripetersi in campionato dopo il roboante 4-0 rifilato all’Udinese di Iachini nello scorso fine settimana. In che modo, quindi, i due tecnici, imposteranno la gara? Proviamo a vedere gli ipotetici scenari.

Il dilemma di Rastelli: tornare all’antico o continuare a sperimentare?

Dopo un esordio in A (come allenatore) da dimenticare, Massimo Rastelli cerca di trovare nuove soluzioni per poter finalmente trovare una quadratura tattica definitiva al suo Cagliari. Il  dilemma principale da risolvere è quello del modulo da proporre contro la Roma di Spalletti (viste le assenze di Joao Pedro e Farias): confermare il 3-5-2, ritornare al caro e vecchio 4-3-1-2 o provare il 4-4-2 in linea? Ecco come potrebbe presentarsi la formazione sarda con questi tre schieramenti.

Se il tecnico campano dovesse optare nuovamente per il 3-5-2, gli interpreti potrebbero essere gli stessi che hanno giocato all’esordio con il Genoa: Storari in porta, cerniera difensiva formata da Bruno Alves-Salamon-Capuano, Isla e Murru sulle fasce, a centrocampo il trio Padoin-Di Gennaro-Ionita, mentre in attacco la coppia Borriello-Sau. In questo match ripartire con il 3-5-2 sarebbe un rischio: in primo luogo i tre difensori avrebbero difficoltà nell’affrontare i giocatori offensivi della Roma, ovvero Salah, Perotti ed El Shaarawy (attaccanti tecnici, rapidi e che soprattutto sanno puntare l’uomo); inoltre i terzini cagliaritani (Isla e Murru) saranno costretti alla difensiva per dare man forte ai tre della difesa e si dovranno guardare le spalle dalle proiezioni offensive dei due terzini brasiliani Bruno Peres ed Emerson Palmieri; infine a centrocampo il Cagliari dovrà fare particolare attenzione agli  inserimenti di Strootman, De Rossi e del grande ex, Nainggolan.

La seconda possibilità tattica per Rastelli potrebbe essere quella di rispolverare il 4-3-1-2, modulo che garantisce un’ottima copertura centrale e che permetterebbe al fantasista di muoversi liberamente sulla trequarti, creando lo scompiglio nella difesa avversaria. Con questa scelta, il perno del gioco diventerebbe il canterano rossoblù Nicolò Barella (neo vice campione d’Europa con l’Under 19), che prenderebbe il posto del brasiliano Joao Pedro. Con il numero 18 in campo, il Cagliari ne gioverebbe per qualità, imprevedibilità e tecnica. Per il resto, formazione composta da “The Wall” Storari, poker difensivo composto da Isla e Murru laterali, con Bruno Alves e Salamon in posizione centrale. In mediana il classico trio Padoin-Di Gennaro-Ionita; mentre davanti Barella trequartista alle spalle del tandem composto da Marco Borriello e Marco Sau.

L’ultima soluzione porterebbe il tecnico rossoblù a scegliere il 4-4-2 in linea. Questa tattica è la più utilizzata nel calcio moderno. Nello specifico, gli esterni (sia quelli di difesa che di centrocampo) dovranno essere una vera e propria catena di montaggio, chiudendo gli spazi e attaccando quando ci sono situazioni di contropiede. I difensori centrali hanno compiti di marcatura ma anche tattici, visto che da loro parte il pressing. Particolare attenzione, inoltre, dovrà essere fatta alla distanza tra un reparto e l’altro: se essa è lunga, il rischio è quello di essere sorpreso dalla squadra avversaria, la quale può trovare ampi spazi per colpire. In caso di 4-4-2 in linea, quindi, ci sarebbe l’inserimento di Pisacane terzino destro (con Murru sul versante opposto), con Bruno Alves e Salamon che completerebbero la quaterna difensiva davanti a Storari. A centrocampo Isla e Ionita agirebbero sugli esterni, in mezzo Di Gennaro e Barella (stavolta nella posizione di play) per dare geometrie, fantasia e qualità alla manovra. In avanti, invece, coppia che vince non si cambia con Sau e Borriello.

Spalletti punta sul 4-3-3 con falso nueve: preferisce i 3 tenori a Dzeko

Il tecnico di Certaldo, dopo la disfatta del preliminare di Champions contro il Porto guidato da Nuno Espirito Santo, arriva in Sardegna per far ritrovare alla propria squadra autostima, gioco e certezze. Contro il Cagliari di Massimo Rastelli, Spalletti affronterà la partita con un 4-3-3 di chiaro stampo offensivo, ma con una variante importante, ovvero con il falso nueve (e non, quindi, con il classico gigante d’area di rigore).

Questo tipo di giocatore nasce addirittura nel dopo guerra: un primo tentativo fu effettuato da Bela Guttmann con l’Honved, quando l’allenatore ungherese trasformò il grande Ferenc Puskas da mezzala in implacabile bomber-playmaker. Tuttavia, il pioniere di questo tipo di scelta fu Marton Bukovi (allenatore del MTK Bucarest a ridosso degli anni ‘50) che, non appena dovette rinunciare al suo bomber principe Norbert Höfling (passato alla Lazio), promosse come terminale offensivo la mezza punta Petar Palotas, giocatore brevilineo, tecnico, dotato di ottimi inserimenti e di uno spiccato senso del gol. Da lì nacque il falso nueve. Era il 1948.

Ispirandosi a Bukovi, Spalletti propone lo stesso tipo di attacco: in questo caso sarà Perotti il giocatore chiave della Roma (così come lo era Palotas 68 anni fa). Oltre all’argentino ex Siviglia e Genoa, ci saranno altri due tenori in attacco ovvero Salah ed El Shaarawy. Potrebbe essere invece concesso un turno di riposo a Edin Dzeko. Per il resto, il tecnico toscano risponderebbe a Rastelli schierando Szczęsny tra i pali, difesa a 4 con i laterali verde oro Peres ed Emerson ad occupare le corsie; Manolas e Vermaelen invece nel cuore della difesa. Il centrocampo potrebbe vedere la staffetta De Rossi-Paredes, con la probabile conferma di Strootman e Nainggolan come mezzali. Davanti, come già sottolineato in precedenza, i tre tenori Salah-Perotti-El Shaarawy.
 

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