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Cagliari, ora il gioco lo conosci

L'analisi del Match contro la Pro Vercelli

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Il Cagliari non ha sparato subito. Ha tenuto la pistola lì, pronta a colpire, ma ha lasciato  per tutto il campionato la possibilità al Crotone di fare fuoco per prima. Insomma, quando la musica finisce, cerca di sparare. Cerca. Così direbbe l'Indio di Sergio Leone, così hanno detto i rossoblù, che hanno fatto suonare il carillon dei calabresi per 42 giornate. Poi, a sette minuti dalla fine del campionato, hanno premuto il grilletto. Prima del Crotone.

In realtà, per la precisione, l'ha premuto Sau, e pure a testa in giù. Una rovesciata molto simile a quella di Higuain che, non più tardi di cinque giorni fa ha fatto inchinare tutta l'Italia ai suoi piedi. Quella valeva il sorpasso su Nordahl, questa vale il primo posto in classifica. Primato che permetterà ai sardi di sollevare domani la Coppa al Sant'Elia, in occasione del Conti Day.

Un gol che ha permesso a Sau di raggiungere la doppia cifra, nonostante un campionato con le difficoltà da Sudoku diabolico. Vari ostacoli e un tunnel infinito che ha visto la luce il 26 marzo col gol al fotofinish col Modena. In quell'occasione pronosticai una ripresa del bomber di Tonara, che poteva essersi sbloccato psicologicamente. Ebbene, da quel giorno Sau ha realizzato quattro gol in otto partite, di cui solo due giocate per intere. Nel momento clou i sardi hanno estratto l'asso nella manica, questo ragazzo che ha tutte le carte in regola per fare la differenza anche in A, a maggior ragione se dovesse essere più fortunato dal punto di vista fisico.

Serie A conquistata con gli interessi, centrando il record di punti e concludendo al primo posto come mai era successo. Merito di un gruppo meraviglioso che non si è scollato nei momenti difficili e ha continuato a remare verso la Terra Promessa, la massima categoria. Ora tutti dovranno farsi trovare pronti per passare dal Piola allo Juventus Stadium, dal Biondi a San Siro, senza mai soffrire le vertiggini. Serviranno innesti di qualità per affrontare la A e stabilizzarsi. La parte più difficile non è mai il traguardo ma la conferma, e il Cagliari deve dimostrare che la B è stato un episodio, che la hometown si chiama Serie A.

Del resto per il Crotone sarà roba nuova, ma caro Cagliari, o Indio, tu il gioco il conosci.

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