C'è un Cagliari prima del 90' e un Cagliari dopo il 90'. Ormai è così. Un'altra vittoria all'ultimo respiro, in rimonta, con un gol di Pavoletti. Era successo contro il Frosinone, è successo di nuovo ieri sera. Lapadula l'ha ripresa per i capelli, tornando al gol in Serie A 939 giorni dall'ultima volta. Poi ci ha pensato il numero 30 a far crollare il fortino del Sassuolo con un colpo da campione, una rovesciata che ai più vecchi ha ricordato quella di Riva contro il Vicenza, ancora più bella di questa.
Come detto però, c'è stato un Cagliari prima del 90'. I rossoblu all'inizio sono stati un po' confusionari, non hanno trovato trame di gioco verticali ma si sono affidati alle fasce per buttare la palla in mezzo e sperare in qualche zampata delle punte. Il Sassuolo dalla sua è stato più cinico e pericoloso: Scuffet prima salva tutti con un miracolo su Henrique ma poi deve arrendersi su Erlic.
C'è stata una dormita difensiva di Zappa e anche di Dossena che su calcio d'angolo si sono persi il giocatore del Sassuolo, un'altra amnesia della retroguardia che sta portando il Cagliari a partire sempre sotto di un gol. Sulemana in mezzo al campo non è riuscito a trovare una collocazione precisa, mentre Nandez stavolta è sembrato l'ombra di sé stesso. L'attacco con Oristanio e Lapadula non ha punto e i pochi palloni giocabili sono arrivati da un Viola abbastanza ispirato.
Per Ranieri e soci si è messa in salita, finché non si è arrivati al secondo tempo. I cambi qui hanno fatto la differenza. Il mister dei sardi ha avuto il coraggio di rischiare e inserisce due attaccanti, Pavoletti e Luvumbo. L'angolano è partito molto largo per provare ad arrivare sul fondo e mettere il pallone in area, mentre Pavoletti è salito su per fare il doppio centravanti insieme a Lapadula. Più densità in area quindi. Si arriva alla mezz'ora ed ecco l'episodio che cambia il match. Lapadula prende una botta tremenda al volto per un intervento sconsiderato di Tressoldi che prende un altro giallo e viene espulso.
Il Cagliari a quel punto sa che deve giocarsi il tutto per tutto. Ranieri a un quarto d'ora dalla fine chiama anche Shomurodov e dopo il 90' addirittura butta dentro pure Petagna. Lapadula, Pavoletti, Luvumbo, Shomurodov, Petagna. Il Cagliari ha chiuso la partita con tutti gli attaccanti a disposizione. Una mossa quasi disperata, ma che ha premiato eccome.
Adesso siamo oltre il 90' e lo schema di Ranieri si avvera, perché finalmente Luvumbo trova due cross dalla fascia e Lapadula e Pavoletti si inventano la rimonta. Una vittoria illogica, ma importantissima, perché permette di salire a 13 punti in classifica e tirarsi fuori dalla zona retrocessione. In un paio di minuti il Cagliari ha sorpassato Empoli e Udinese. L'eroe è sempre Pavoletti, l'uomo di Bari, del Frosinone e anche di ieri sera. A fine gara ha detto: "Ho i piedi al contrario, ma negli ultimi minuti divento Van Basten". Ci accontentiamo.