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Forza interiore

L'analisi della partita contro il Frosinone

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Il Cagliari batte il Frosinone 4-3 al termine di una partita spettacolare e conquista la prima vittoria nel campionato di Serie A 23/24. I tre punti tanto ricercati dalla compagine rossoblù sono finalmente arrivati - oltretutto nel più emozionante degli scenari che un appassionato di calcio possa vivere - e hanno avuto l’effetto dell'ossigeno puro per i polmoni di un uomo che sta rischiando di annegare. Infatti, grazie al rocambolesco successo ottenuto in rimonta contro la squadra ciociara, il Cagliari è riuscito ad abbandonare l’ultimo posto in classifica ai danni della Salernitana e soprattutto a rimettersi in scia delle pretendenti (e concorrenti) alla salvezza. Il gruppo composto da Udinese, Empoli e Verona ora dista solamente due punti ed il Sassuolo - leggermente distaccato - cinque, perciò il destino dei sardi è finalmente nelle mani di giocatori e tecnico.

Il match, poi chiuso in trionfo, non era tuttavia cominciato sotto gli auspici di una buona stella, anzi. Di fatto la doppietta di Matias Soulé, mattatore del primo tempo, aveva gettato nello sconforto più completo tifosi ed addetti ai lavori, incapaci di credere ai propri occhi di fronte alla potenziale ennesima debacle sportiva che il Cagliari si apprestava a subire. La terribile sensazione si è persino intensificata quando Mancosu ha calciato sulla traversa un calcio di rigore che sapeva di speranza e poi Jankto ha cestinato la conseguente ribattuta solo davanti alla porta sguarnita. Inoltre l’infortunio di Nahitan Nandez, il vero cuore pulsante della squadra, ha complicato ulteriormente le cose verso la fine della prima frazione. Il proverbio “piove sul bagnato” d’altronde è stato coniato per un motivo.

In breve, non sembrava essere la giornata del Cagliari. La conferma è arrivata a pochi minuti dall’inizio del secondo tempo quando Brescianini ha battuto Scuffet per la terza volta condannando virtualmente i rossoblù ad una pesantissima sconfitta. Invece, come nelle storie di vita che ci appassionano, nel momento peggiore i sardi hanno trovato dentro di sé una forza che nemmeno sapevano di avere. Una forza che si è abbattuta sul Frosinone con la potenza di un fiume in piena e che ha permesso di realizzare qualcosa che solo pochi minuti prima sembrava impossibile. Prima Oristanio, poi Makoumbou ed infine due volte l’uomo dei sogni, Re Mida Pavoletti, hanno trafitto in successione la porta di Turati ribaltando il risultato e consegnando ai posteri una delle più belle ed emozionanti partite degli ultimi anni, nonché tre punti vitali al Cagliari ed una nuova consapevolezza dalla quale ripartire per il proseguo del campionato.

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