Non è stata una bella domenica quella vissuta dai tifosi del Cagliari. La Roma di Jose Mourinho ha strapazzato 4-1 la formazione rossoblù mostrando la grande qualità dei propri giocatori che nelle scorse uscite si era vista solamente a sprazzi. Sugli scudi soprattutto Romelu Lukaku, autore di una doppietta e assoluta spina del fianco della retroguardia sarda per tutto l’arco del match.
A nulla è servita la piccola rivoluzione che Ranieri ha attuato inserendo contemporaneamente nella formazione titolare molti dei giocatori arrivati in estate: tra gli altri Scuffet in porta, la coppia Wieteska-Hatzidiakos e il centrocampista Prati. Anzi, probabilmente l’assenza dal campo di alcuni giocatori chiave, ad esempio Dossena e Luvumbo, ha tolto alla squadra le poche certezze che possiede e la Roma ha banchettato con ciò che è rimasto. In ogni caso una prestazione così negativa non può dipendere solamente da qualche cambiamento perciò occorre crescere come collettivo e farlo velocemente: la classifica non è ancora bruttissima considerato che la quota salvezza attualmente dista solamente tre punti ma se l’andazzo non cambia le speranze rimarranno speranze.
Specialmente a livello offensivo questa squadra desta molta preoccupazione: Luvumbo a parte e talvolta Oristanio, sembra non ci sia nessuno minimamente in grado di creare qualche grattacapo ai difensori avversari: Petagna e Shomurodov per ora sono due incognite dalle quale il Cagliari non ottiene benefici e Pavoletti non è più affidabile fisicamente. La situazione è pericolosa ma non essendoci modo di intervenire sulla rosa nel breve servirà salvare il salvabile, almeno in attesa dei rientri di Lapadula e Mancosu che fiduciosamente cambieranno il volto dell’attacco rossoblù.