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Primavera peruviana

L’analisi della partita contro la Reggina

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Il Cagliari fa bottino pieno a Reggio Calabria schiantando la Reggina 4-0 grazie alla doppietta di uno scatenato Gianluca Lapadula - arrivato a quota 14 gol in campionato - e alle reti di Mancosu e Zappa, quest’ultima marcata in pieno recupero. I rossoblù giocano una partita convincente dall’inizio alla fine e costruiscono il netto vantaggio minando colpo dopo colpo le (poche) certezze dell’attuale formazione amaranto allenata da Inzaghi. 

Il pomeriggio trionfale degli uomini di Ranieri comincia presto, nonostante un buon inizio della Reggina. All’11’ minuto infatti è il solito Lapadula ad ammutolire l’Oreste Granillo con un gol da autentico rapace d’area, finalizzando un cross velenoso di Azzi proveniente da sinistra. I padroni di casa reagiscono immediatamente allo svantaggio puntando sulle incursioni di Fabbian e di Canotto: proprio il secondo ha una chance importante che però viene neutralizzata provvidenzialmente da Radunovic con i piedi. Con il passare dei minuti il Cagliari riprende possesso del campo fino al primo dei due calci di rigore che gli hanno spianato la strada verso la vittoria: della sua battuta si incarica il bomber italo peruviano - sbocciato rumorosamente nella seconda parte di stagione, la migliore in carriera dai 30 gol di Pescara - e la palla termina inesorabilmente in rete. 

Nella ripresa Inzaghi cambia l’attacco per smuovere le acque ma i rossoblù di scena a Reggio sono cinici, spietati e anche un po’ fortunati. Poco dopo l’ora di gioco difatti, gli amaranto regalano un altro tiro dal dischetto agli isolani a causa di un fallo di mano di Pierozzi ravvisato dal VAR: Mancosu non si fa pregare e firma il meritato 3-0. L’ultima mezz’ora di gara è solamente una semplice formalità per entrambe le formazioni, tuttavia il Cagliari continua a spingere e realizza con Zappa in pieno recupero la rete del definitivo 4-0. Il successivo triplice fischio di Ayroldi ferma le ostilità all'interno di un match tuttavia deciso già da tempo.

Doveva essere una partita convivente e lo è stata, forse con più note positive di quanto si aspettassero gli stessi rossoblù. C’è un finale di campionato tutto da giocare e chissà che questo “nuovo” Cagliari - i sardi sono una delle squadre più in forma del torneo - non possa togliersi delle soddisfazioni impensabili solo qualche settimana fa. La prossima partita contro il sorprendente Sudtirol fornirà delle risposte importanti su dove si potrà arrivare ma per ora è giusto godersi il momento e pensare ad una gara alla volta. D’altronde, come dice il proverbio, “se son rose fioriranno”.

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