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Preziosi e doverosi: Cagliari, ora dritti verso il nuovo obiettivo stagionale

L'analisi del match contro il Bologna

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Necessariamente. Dopo aver cincischiato con la Samp e bypassato l'Inter a cuor leggero, i rossoblù si ritrovavano ad avere a disposizione un solo risultato col Bologna: quello pieno. Per l'occasione Maran ha cambiato, cucendo un abito nuovo di zecca al suo Cagliari.

Così in un colpo solo il tecnico ha fatto fuori entrambi i giocatori meno in forma dell'organico, Sau e Farias, garantendo più gamba a centrocampo. Avanzando Joao Pedro in linea con Pavoletti, e piazzando Castro sulla trequarti, il tecnico ha potuto contare su un dinamismo sconosciuto alle altre soluzioni offensive già proposte nelle scorse uscite.

È probabile, se non certo, che in questa nuova veste El Pata abbia ritrovato il suo habitat naturale, dell'agire tra le linee che lo aveva reso un mortifero incursore ai tempi del Chievo e del Catania. E alla fine della fiera è stato proprio l'argentino ad affettare la difesa del Bologna, con strappi e inserimenti che non hanno mai creato punti di riferimento per i felsinei. Il doppio assist è semplicemente la conferma statistica, nero su bianco, di una prestazione già griffata dalla sua firma deluxe.

Poi il gol di Pavoletti viene da sé: il bomber ex Genoa può spesso sembrare spaesato e non nel vivo del gioco, ma appena appena la squadra inizia a girare lui sale sulla giostra e marchia la partita. Va in sofferenza nelle partite sporche, quelle da decidere con la giocata, con l'assolo. Ma se parte il coro la sua voce non manca mai.

Una vittoria preziosa e quasi mai in discussione, con un Cragno sontuoso nelle poche volte in cui il Bologna si è affacciato nel cortile di del Cagliari: il portiere bresciano è a dieci centimetri d'altezza dall'essere il miglior portiere italiano a mani basse. In ogni caso ciò non vuol dire che non lo possa diventare comunque, ma il cammino sarà ben più ripido rispetto a quello dei lungagnoni che ormai vengono sfornati sempre più spesso dalle cantere.

Tre punti preziosi, dicevamo, ma anche doverosi, perché il Bologna (non me ne vogliano i suoi tifosi) ad oggi penso sia la peggior squadra del campionato dopo il Frosinone, e alla vigilia della sosta proprio questa gara non la si poteva sbagliare. Ora è tempo di viaggi azzurri per Barella e lo stesso Cragno, al loro ritorno si entrerà nel vivo. Con nove punti e una trentina ancora da racimolare per raggiungere l'obiettivo minimo. In trenta gare. 

Anzi no, l'asticella è stata sollevata dal presidente Giulini: obiettivo metà classifica. Speriamo.

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