Partecipa a Blog Cagliari Calcio 1920

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Ecco Stefania, Miss Rossoblù: “Fiera di tifare il mio Cagliari. Donne, tutte allo stadio!”

Intervista a Stefania, la prima Miss Rossoblù

Condividi su:

Il nostro quotidiano aveva indetto un concorso: le tifose rossoblù avrebbero dovuto inviare una propria foto in cui indossassero qualcosa che richiamasse i colori della squadra del cuore (maglietta, sciarpa, cappellino etc.). La più votata avrebbe ricevuto in regalo, come premio simbolico, una sciarpa del Cagliari.

I tifosi, all’interno della fanpage del quotidiano, dopo le eliminatorie e la finalissima, hanno decretato la vincitrice: è Stefania Onnis, da Nurallao, la prima “Miss Rossoblù”.
La nostra redazione ha premiato la ragazza consegnandole la sciarpa autografata dai giocatori della compagine isolana. Abbiamo approfittato per porle anche alcune domande, a cui ha gentilmente risposto:

- Sei la super tifosa del Cagliari, i tifosi ti hanno eletto Miss Rossoblù. Che effetto ti fa? Ti senti una tifosa più “responsabilizzata” verso la tua squadra?

“Sono strafelice di aver vinto! Non me l’aspettavo sinceramente. Ho inviato la foto per gioco e alla fine sono stata eletta Miss Rossoblù. Vado fiera e sono orgogliosa di questo. È una bella responsabilità, spero di essere all'altezza. Colgo l'occasione per ringraziare chi mi ha votata e ha voluto che vincessi il concorso”.

- Come è nata la passione per i colori rossoblù?

“Mi hanno trasmesso la passione mio babbo, i miei nonni e gli zii paterni, grandi tifosi del Cagliari. Crescendo poi ti rendi conto che scelta migliore non potevi fare, ossia tifare la squadra che rappresenta la tua terra. Sono veramente fiera di questo. Così farò con i miei figli, cercherò di trasmettergli la mia stessa passione portandoli allo stadio sempre”.

- Vai spesso allo stadio?

“Quando gioca in casa sono sempre presente, non posso proprio pensare lontanamente di non andare e guardarla in TV. Sto male al solo pensiero, tant'è che ho fatto l'abbonamento per avere quel posto assicurato. E così dovrebbero fare tanti altri tifosi, perché le emozioni che si vivono allo stadio sono indescrivibili: poter gioire e condividere con gli altri tifosi la gioia di un gol è qualcosa di meraviglioso”.

- Quali sono i tuoi beniamini? Chi del passato e chi del presente?

“La grinta di Balzano mi ha colpito particolarmente già dall'anno scorso, e così pure Dessena, che ogni volta che scende in campo da tutto. Quest’anno mi ha entusiasmato e colpito di Gennaro, un acquisto assolutamente azzeccato. Inutile descrivere Storari, lui è una certezza è non è una novità. Poi non posso non essere affezionata a Sau, forse anche per il fatto che oltre ad essere un bravo giocatore è sardo come me. Ce ne sono parecchi bravi per il futuro del Cagliari. Del passato ricordo con molto piacere e con un pò di nostalgia Muzzi: un grande per me, forse il più grande, perché ho avuto l'occasione di viverlo. Spesso mi capita di fermarmi a pensare e tornare indietro nel tempo, rivedo la sua grinta, i suoi gol, la corsa sotto la curva: ancora oggi mi vengono i brividi. Nei miei ricordi c'è spazio pure per Abeijon, non si arrendeva mai, prendeva per mano la squadra e lottava fino alla fine. Penso sia un esempio per tanti: il suo attaccamento a questa maglia e a questa terra nonostante la distanza gli fa onore. E poi non posso non ricordare il sardo Zola: e chi le scorda più le sue punizioni e i suoi meravigliosi gol? Ci vorrebbe un monumento per lui. E per finire, non devo dimenticarmi di Conti e Cossu, che stimavo tantissimo e le cui imprese rimarranno indelebili nella mia mente”.

- Può riuscire la squadra allenata da mister Rastelli a vincere il campionato?

“Con Rastelli penso si possa raggiungere l'obiettivo Serie A: la squadra ha dimostrato di essere un gruppo compatto con tanta voglia di fare. Servirebbero però più continuità e soprattutto più punti in trasferta”.

- Nostalgia di un vero e proprio stadio?

“Ho molta nostalgia di un vero e proprio stadio, che credo veramente questa gente meriti. Penso proprio si potesse ancora giocare a Is Arenas e nel frattempo costruirne un altro decente, come tutte le altre squadre hanno. Ricordiamoci che il Cagliari è di tutta la Sardegna, sarebbe un orgoglio per tutti i sardi avere uno stadio vero, dove poter andare a vedere la partita e poter portare i propri figli in tranquillità”.

- Per finire, ti chiediamo di rivolgere un messaggio a tutte le tifose del Cagliari.

“Alle tifose come me invito ad andare numerose allo stadio, perché la squadra ha bisogno del nostro sostegno, del nostro tifo, del nostro calore ed incitamento. È fondamentale tutto questo: noi siamo li dodicesimo uomo in campo. Faccio un in bocca al lupo alla prossima vincitrice, se ci sarà, e per ora coccolo il mio titolo di Miss Rossoblù, che non può che riempirmi di gioia!”.

 

Condividi su:

Seguici su Facebook