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Pavoletti: "Pisacane trasmette entusiasmo e idee chiare. Che strano chiamarlo mister..."

"Se sarà la mia ultima stagione? Vedremo"

La Redazione
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Leonardo Pavoletti ha parlato oggi in conferenza stampa. Il capitano rossoblù ha spaziato tra vari argomenti, dal ritiro al rapporto con il mister, fino al suo futuro. 

Ecco le sue parole:

"Abbiamo costruito negli ultimi anni un gruppo con delle regole, cercando di trasmettere ai giovani cosa vuol dire essere del Cagliari e alcuni oggi possono essere d’esempio agli altri insieme a me e Deiola.

A Piccoli ho consigliato di restare per fare un anno da protagonista, confermarsi non è semplice ma tutti conosciamo le sue qualità. Borrelli? Lo stiamo conoscendo: fisicamente ha potenziale e sta affrontando il ritiro con la giusta mentalità.

È strano chiamare Pisacane ‘mister’, ma è bello vederlo fare ciò che ama e si è subito calato nel ruolo, trasmettendo entusiasmo e idee chiare. In ritiro c’è tempo per confrontarsi: questo aiuta a creare fiducia e il clima giusto. Pisacane ha qualità e le ha già dimostrate.

Rog? Abbiamo condiviso tanti momenti difficili con “Marcolino” e sarebbe bellissimo averlo con noi ogni giorno e per una stagione intera, so quanto ci tiene, ne ha e ne abbiamo passate tante. So che con Pisacane si sono parlati e si vedrà giorno per giorno quello che potrà essere il futuro di un calciatore così bravo come lui.

Il ginocchio fa ancora qualche capriccio, ma ho buone sensazioni dopo l’intervento di pulizia eseguito a fine stagione. L’anno scorso sono stato bene fisicamente come non mi accadeva da tempo. Non so se sarà l’ultima stagione da calciatore, dipenderà dal corpo, ma voglio vivermela da protagonista, dando tutto alla squadra e cercando di segnare almeno un gol. Il post-carriera? Non mi vedo come allenatore, ma mi piacerebbe restare nel mondo del calcio, magari come direttore sportivo: mi piacerebbe mettermi alla prova. A tempo debito parlerò con chi mi sta vicino e con la Società, per capire quello che potrà essere il mio futuro con l’ambizione di essere felice e portare valore al Cagliari.

Abbiamo tanti ragazzi bravi e un giovane gioca se è bravo, se va forte in allenamento, se ti accorgi che può darti qualcosa in più di un altro magari più esperto. A nessuno viene regalato niente, il consiglio che do ai giovani è di stare sul pezzo sempre, quando si lavora al campo, poi fuori ci si gestisce e si impara con l’esperienza a capire le cose importanti per quanto riguarda il lavoro e la vita”.

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