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Giulini: "Momento no, società prima responsabile"

"Dobbiamo reagire"

La Redazione
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Il Presidente del Cagliari Tommaso Giulini ha parlato ai microfoni de L'Unione Sarda sulla stagione del club rossoblu, facendo il punto della situazione su mercato e campionato.

Ecco le sue dichiarazioni:

"Che momento è? Il momento è quello che vedete. Cerco sempre di guardare avanti, non amo i processi. Ovviamente, sia chiaro che non mi voglio nascondere e so che la società in primis è responsabile di questa situazione. Sono le regole del gioco, quando le cose non vanno come dovrebbero è onesto assumersi la responsabilità.

Dispiace molto, pensavamo di aver creato i presupposti per una crescita importante, ma non è andata così. È stato un periodo durissimo e alcuni infortuni cruciali nei momenti importanti hanno avuto un impatto negativo.

Ma non mi piace costruire alibi, se siamo qui la responsabilità è esclusivamente nostra e siamo noi che ci dobbiamo tirare fuori.

Mercato? Cercheremo di fare del nostro meglio per coprire alcune lacune che abbiamo individuato col direttore sportivo e il mister. Voglio dire però che ci sono alcune cose che non si trovano sul mercato, come la voglia di soffrire tutti insieme e di aiutarsi, l’orgoglio di indossare questa maglia.

Chi fa parte di questa società, a tutti i livelli, mette dentro passione e sacrifici. Guardate la Primavera, gioca con un’intensità straordinaria.

Questi sono i valori che dobbiamo trasferire anche in prima squadra. Mi auguro che, insieme agli interventi tecnici che cercheremo di portare a casa, possiamo riappropriarci dello spirito necessario e conquistare la salvezza.

Godin e Caceres? Non mi piace parlare di epurazioni. Non ci sono buoni o cattivi, come ho detto prima nella lista dei cattivi c’è la società al primo posto.

Ci sono delle valutazioni che facciamo tutti insieme solo per il bene della squadra. Si sa, quando si prendono delle decisioni non sempre è piacevole e qualche volta si prendono dei rischi. Ma non possiamo permetterci di stare a guardare, ripeto per il bene della squadra.

È lecito che Godin esprima la sua opinione e la sua versione, come è più che lecito che abbia a cuore i suoi interessi e la sua immagine.

Come ho detto non si tratta di una epurazione, piuttosto di una scelta tecnica che, come sempre accade, si presta ad essere divisiva. Vedremo cosa succede nella finestra di mercato. Ma ora più che mai, il Cagliari viene prima di tutto: dobbiamo ragionare solo come gruppo per il bene del club e non parlare più dei singoli.

Futuro Mazzarri? Come lui stesso ha avuto modo di dire, Mazzarri si aspettava fosse tutto meno problematico. Ed è indubbio che anche noi ci aspettavamo di fare meno fatica con lui e con questa rosa.

Ma la situazione è questa e dobbiamo prenderne atto. Mazzarri è un grande professionista, lavora tantissimo con i nostri ragazzi per cercare di preparare al meglio le partite e di toccare le corde giuste con ognuno di loro. Gli staremo ancora più vicino per aiutarlo a tirarci fuori da questa situazione.

Gli ultimi due anni sono stati un tunnel buio con pochi sprazzi di gioia. Personalmente sento addosso una grande responsabilità.

C’è tanto amore intorno a questa squadra, mi fa male quello che stiamo vivendo, ma è il momento di dare ancora di più. Piangersi addosso non serve a niente. Questa è una società seria e sana, poco è andata come speravamo.

Conosco solo un modo di reagire, quello di lavorare ancora di più".

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