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Carta: "Nainggolan a gennaio? Prima viene il bilancio"

"Faremo qualcosa in entrata"

La Redazione
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Il Direttore sportivo del Cagliari Pierluigi Carta è stato ospite della trasmissione Videolina Sport, in onda su Videolina, dove ha parlato, tra i vari temi, del prossimo mercato dei rossoblu e in particolare di Radja Nainggolan, oggetto dei desideri del club sardo durante l'estate.

Ecco le sue dichiarazioni:

"Sconfitta contro l'Inter? Fa male a caldo. Volevamo dare continuità ai risultati contro lo Spezia e contro il Verona. Volevamo dare un segnale forte, i ragazzi hanno dato tutto, poi è chiaro che contro le grandi squadre paghi gli errori che fai. Dobbiamo guardare però la prestazione, poi a prescindere dell'avversario dobbiamo capire i momenti. Fa parte del percorso che abbiamo iniziato.

L'ambiente era consapevole che si potesse far bene e l'abbiamo dimostrato, ma dispiace per il risultato. Non dobbiamo essere schiavi del risultato, dobbiamo cercare di ottenere il binomio prestazione e risultato. Questa è una tappa che ci dà delle indicazioni per migliorare. Pensiamo di essere sulla buona strada, oggi abbiamo giocato una gara più consapevole, siamo cresciuti e abbiamo espresso un buon calcio. Poi dobbiamo percepire il rischio e vedere i nostri limiti. Siamo consapevoli del nostro cammino. Il Cagliari è sceso in campo col piglio giusto, abbiamo preso il gol al 77', siamo stati in laritta per lunghi tratti. Dobbiamo ripartire dalle cose buone.

Di Francesco mister elastico? Fa parte della crescita di un tecnico, nel tempo è cresciuto con le sue idee, ha messo in discussione il suo credo venendo qua. È capace di reggere i momenti per gestire insieme le difficoltà. Può darci tanto, l'abbiamo scelto per questo.

Giovani? È nostra intenzione rinnovare la rosa e instaurare nuova filosofia. Dietro questo Cagliari c'è una progettualità, si è visto oggi e anche a Verona. Dietro tutto questo c'è un grande lavoro. Sul raddoppio dell'Inter siamo stati disattenti in difesa, quel colpo di testa non sarebbe arrivato se avessimo aggredito quella palla.

Pochi ammoniti nel Cagliari? Dipende se è un limite o no, le squadre esperte gestiscono un po' meglio la fisicità e i falli.

Mercato invernale? Aspettiamo di giocare le utmie gare e poi valuteremo. Siamo convinti del valore della nostra rosa, abbiamo fatto degli innesti giusti. Dovrà essere sicuramente fatta qualcosa in entrata, vedremo anche i bilanci cosa ci permetteranno di fare. Non dev'essere la classifica a determinare le scelte. Noi dobbiamo guardare sia i risultati che le prestazioni, ma le decisioni dovranno essere fatte a prescindere dai punti. Siamo convinti che la squadra sia competitiva, abbiamo fatto un marcato interessante, sempre sulla linea di costruire una squadra con un'identità forte.

Nainggolan? Mi riaggancio alle parole di Giulini, è un momento di grande incertezza, niente voli pindarici in periodo di Covid, il Cagliari deve esistere oggi e tra 10 anni, il bilancio è importante. Non c'erano i presupposti per l'estate, è chiaro che a lui ci lega un aspetto emotivo particolare, ma l'aspetto economico non viene mai in secondo piano. È chiaro che piaccia molto a Di Francesco, sarebbe un innesto top, ma ripeto, è un momento delicato.

Obiettivi stagionali e margini di crescita? Non si possono fare bilanci oggi, abbiamo intrapreso un percorso nuovo. I margini di crescita sono enormi, l'obiettivo è la crescita e l'identità.

Nandez? C'è una clausola su di lui, dipende se viene esercitato o no, noi non siamo padroni di questo. Noi non lo mettiamo sul mercato, è un giocatore importantissimo.

Sottil? L'abbiamo preso in prestito con diritto di riscatto e contro riscatto. È funzionale alla nostra filosofia, vedremo a fine stagione cosa succederà. Sedo dovesse continuare su questo rendimento ci metterà in difficoltà sull'esercizio della clausola con opzione. Con il mister vedremo cosa fare dal 4 gennaio, quali saranno le esigenze reali. Ci può essere qualche mancanza ma Di Francesco non si è mai lamentato. Non ci sono richieste specifiche.

Ceppitelli? È un giocatore fermo da un anno, qualcun altro ha preso terreno su di lui, se dovesse essere utile al mister quest'ultimo deciderà cosa fare. Valuteremo il suo futuro a gennaio. Il fatto che non giochi non aiuta le decisioni in merito.

5 cambi? Ci premette di creare un'opportunità di competizione in più, dobbiamo viverla così, come un vantaggio piuttosto che il contrario. Avere 2 cambi in più è importante. Se oggi avessimo giocato con lo stadio pieno avremmo avuto una spinta determinante in più". 

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