"Inizialmente il calendario era difficile, la preparazione non era la mia solita data la situazione straordinaria e per questo serviva tempo per metabolizzare il lavoro svolto. Ora ci vuole umiltà per mantenere questa continuità di prestazione. I dieci punti sono giusti per il gioco espresso finora". Così il tecnico del Cagliari Eusebio Di Francesco ai microfoni de L'Unione Sarda.
"Viste le caratteristiche mi sono reso conto che il 4-3-3 avrebbe reso più difficile l’adattamento. Non sono un integralista - spiega - penso prima di tutto alla squadra: anche alla Roma cambiai con Zaniolo per rimodulare il centrocampo".
In crescita
"Sapevo che saremmo cresciuti con il tempo, e siamo solo all’inizio".
Covid
"Abbiamo sempre la paura che uno possa risultare positivo; anche gli allenamenti a volte non possono essere svolti alla perfezione perché mancano i giocatori necessari per lavorare bene. La pandemia ci toglie tanto, ma quello che manca di più sono i tifosi e il loro affetto: ci mancano anche i fischi, il poter vivere insieme la partita".
Mercato di gennaio
"Nandez e Joao Pedro? Spero non scelgano altri progetti, farò tutto il possibile per sfaldare il meno possibile la squadra. Nahitan è molto più ordinato e spreca meno energie di prima, mentre Joao è il nostro top player".