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Jeda: "Cagliari? Non la dimenticherò mai, mi ha dato tantissimo"

"E' stato l'apice della mia carriera"

La Redazione
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L’ex Cagliari Jeda è intervenuto ai microfoni di footballnews24.it parlando, tra le altre cose, del suo passato in Sardegna sotto la guida di Massimiliano Allegri.

Ecco le sue parole:

"L'esperienza in Sardegna? Non dimenticherò mai Cagliari, è stato l’apice della mia carriera. Sono arrivato nel gennaio del 2008 e abbiamo portato a casa una salvezza storica, una stagione così non verrà mai dimenticata, sia dai giocatori che dai tifosi. Ho passato momenti che porterò sempre con me, non nella mente, ma nell’anima. Cagliari mi ha dato tanto, tantissimo.

Allegri? Con Allegri ho avuto un grandissimo rapporto, ritengo sia uno dei migliori allenatori italiani in circolazione. I mister italiani sanno evolversi continuamente, riescono a capire determinanti momenti della stagione e sono in grado di leggere ogni tipo di situazione. In Allegri, la prima volta che è arrivato a Cagliari, vedevo uno che avrebbe fatto carriera, si vedeva dal suo modo di lavorare, sia in campo che nello spogliatoio. E’ una persona alla mano, non nasconde mai nulla, se c’è un problema te ne parla, mentre se c’è da elogiare qualcuno lo fa senza alcun tipo di timore. E’ stato molto amato in Sardegna, soprattutto da noi giocatori, avevamo un grandissimo rapporto con lui.

Ero certo che avrebbe fatto carriera? Ero convinto che sarebbe arrivato in una grande squadra, poi quando ha vinto lo scudetto con il Milan mi sono reso conto che fosse un allenatore di livello internazionale. Negli ultimi anni ho sempre pensato che prima o dopo avrebbe vinto la Champions League con la Juve, purtroppo però così non è stato.

I rossoblù di oggi? A Cagliari quest’anno c’è stato un problema: si sono create troppe aspettative. Hanno fatto un grande mercato e l’entusiasmo è cresciuto a dismisura, addirittura si parlava di qualificazione in Europa o Champions League. Ma non è così facile, ci sono altre 19 squadre in Serie A, fra cui Juve, Lazio, Inter, Roma, Napoli e Milan. Il Cagliari è una buona squadra e ha tutte le potenzialità per lavorare al meglio, credo però che gli infortuni di alcuni giocatori, fra cui quelli di Cragno e Ceppitelli, siano risultati cruciali, infatti senza loro in difesa sono nati diversi problemi, concedendo troppo agli avversari e subendo troppi goal. A seguito di diverse sconfitte, poi, le certezze che si erano create vengono a mancare, mettendo in discussione tutto quello che è stato fatto. Non so quanto sia stato positivo esonerare Maran, lui è molto preparato, lo stimo molto.

Zenga l'uomo giusto? Al momento non saprei rispondere, bisognerà aspettare i primi risultati. Sono molto curioso di vedere cosa farà, soprattutto a livello tattico.”

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