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Zenga: "Ripresa? Ho già preparato tutto, dagli allenamenti alle partite"

"Sbagliato secondo me avere pregiudizi"

La Redazione
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Walter Zenga, allenatore del Cagliari, si è raccontato nel corso di una lunga ed interessante intervista a Sportweek nella quale ha ripercorso diverse tappe della propria vita, calcistica e non, partendo dagli esordi fino ad arrivare ai nostri giorni.

Ecco uno stralcio delle sue parole, così come riportate da fcinternews.it:

“Non mi stanco mai di parlare di Inter, ero già un tifoso nerazzurro fin dall’età di tre anni. Nonostante mio padre fosse juventino mi accompagnò a San Siro per vedere Inter-Brescia; finì 7-0. Fra tutti quei gol mi rimase impresso Brotto, il portiere avversario, indossava una maglia nera con una enorme V bianca. Sono stato prima tifoso, poi pulcino, quindi raccattapalle, prendevo mille lire a partita e sceglievo la porta opposta per attraversare tutto il campo, e dopo ancora ultrà pur di coltivare la mia passione.

La perdita della Nazionale? Allora Arrigo fece una scelta che oggi, da allenatore, capisco e condivido; è per merito suo che sono ancora l’Uomo Ragno, anche se per me vale più il soprannome di Gianni Brera, Deltaplano. Il giornalista che mi disse la cosa più bella fu però Franco Rossi del Giorno: “Non so se sei il fenomeno degli scarsi o lo scarso dei fenomeni”.

La ripresa del campionato? È sbagliato secondo me avere pregiudizi e posizioni scelte a priori. In questi giorni sento dire per il coronavirus cose come ‘Non si può e non si deve giocare’; non sarebbe meglio dire ‘Vediamo cosa succede, ma noi ci siamo?’ Si trasmetterebbe senz’altro un messaggio migliore. Sono tornato in Italia e sarò il tecnico del Cagliari, non ho perso nulla di questa stagione nonostante la sospensione. Ho già preparato tutto, dagli allenamenti distanziati alla gestione delle partite a luglio e agosto”.

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