“Vorrei essere ricordato come un atleta che ha portato in alto il nome della Sardegna e nel mio caso di Cagliari. Un po’ come è successo con Aru, Datome, Zola e Matteoli”. Così l'ex cen trocampista del Cagliari Nicolò Barella.
E proprio su Matteoli, afferma:
“Devo molto a lui, quando giocavo una bella partita lui mi sussurrava che non avevo fatto ancora niente".
Riva
“Ci siamo conosciuti a un evento della sua scuola calcio. Avevo 18 anni, tutti i ragazzi mi indicavano dicendo ‘C’è Barella!”. Ma io invece dicevo loro di guardare lui, il Mito. Mi disse ‘complimenti ragazzo, stai facendo benissimo’. Un’emozione indimenticabile“.
Via
“Ho rischiato di non andare all’Inter. A gennaio l’interesse del Chelsea e di Sarri è stato concreto. Ma ho detto al Cagliari che, dato il momento difficile, sarei andato via solo al termine della stagione“.
Inter
“Arrivare qui rientrava tra i punti che scrissi anni fa in un bigliettino, i miei obiettivi. Conte è stato molto convincente dal primo momento“.
Nazionale e ambizioni
"Sono felice di esserne diventato una presenza fissa e di aver conquistato la fiducia di Mancini. Dà spazio ai giovani consentendoci di poter sbagliare e questo è fondamentale per crescere. Scudetto o Europeo? Non vorrei scegliere, meglio fare doppietta!".