“Barella e Nainggolan? Il nostro è un legame di famiglia: mi hanno scelto per fare da padrino alle loro figlie, mi sono tatuato le loro iniziali su un braccio. Radja lo notai durante un torello in Belgio, mi colpì subito. Così come Nicolò, che in allenamento non perdeva occasione per sfidare Nainggolan. Uno così non potevo farmelo scappare”. Così l'agente dei due calciatori (Alessandro Beltrami) ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
E poi...
“Quando ho avuto dei problemi di salute, Radja non solo non mi abbandonò. Mi stette vicino mettendomi davanti ai suoi interessi. Un suo difetto? Troppo disponibile con chi non lo merita. Barella invece ha un rapporto strano con il telefono: a volte passano ore prima che risponda ai messaggi“.