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Giulini: "Orgoglioso dei miei giocatori. Barella? Discorso prematuro, lo Stadio si farà"

"Sento forte la responsabilità di guidare il Cagliari. Storari, Alves, Srna... chi viene da noi sa di arrivare in un club serio e in una piazza importante"

La Redazione
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Ospite de La Nuova Sardegna, (insieme al patron dell'Olbia Marino e al presidente della Dinamo Sardara) il Presidente del Cagliari Tommaso Giulini ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

"Tra Cagliari ed Olbia non c'è rivalità, tra Cagliari e Sassari c'è rivalità, sono tre importanti realtà, la Dinamo ha perfino vinto lo Scudetto, tutti stiamo lavorando al meglio per lo sport sardo.

In quattro anni abbiamo costruito molto, con le accademy: a livello calcistico ci stiamo provando. Abbiamo giocatori sardi importanti come Barella, Sirigu, Murru.

Ieri sono andato a vedere a Milano l'under 15 del Cagliari che ha giocato contro l'Inter. Sugli spalti i migliori procuratori del panorama italiano. Abbiamo i migliori ragazzini della Sardegna. Vedere la crema del calcio seguire la gara è stato motivo di grande orgoglio.

Il Cagliari ha una storia importante con una tifoseria importante, tra le prime in Italia, per cui i giocatori sanno che vengono in una piazza importante ed in una regione meravigliosa. Aiuta il fatto che la società è ritenuta seria e non abbiamo avuto problemi a portare giocatori importanti come fu con Storari, Alves, Srna.

Cosa ruberei ai miei colleghi? A Sardara ruberei la mentalità vincente, il Cagliari deve crescere ed acquisere sempre più una mentalità vincente.

Moratti? Amicizia di famiglia e lavoro in Sardegna, il calcio è una mia passione da sempre.

I giocatori italiani? Serve coraggio per farli giocare, noi li facciamo giocare: Cragno e Barella sono già in Nazionale, se Pavoletti avesse segnato contro la Juve sarebbe stato convocato in Nazionale, ma forse verrà convocato ugualmente.

Il senso di responsabilità nel gestire il Cagliari è enorme, ma la squadra è dei tifosi.

Cedere Barella? Discorso prematuro, è in grande spolvero, ce lo vogliamo godere e Maran lo farà crescere. Viviamo il presente, dico che sono orgoglioso dei miei giocatori e faccio loro i complimenti per la gara fatto a Torino contro la Juve. Ora pensiamo Spal, gara difficile, poi Torino e Frosinone, ora nelle prossime gare si deciderà molto della nostra stagione. Questa rosa può fare meglio del quattordicesimo posto, e con il gioco, che quest'anno c'è.

Da 15 anni viaggio per il mondo per lavoro, e sono momenti in cui pensi. Quando vado fuori, la solitudine viene spezzata sempre dalla presenza dei sardi sparsi per il mondo che mi chiedono del Cagliari.

Pensare in grande? Sul campo devono rispondere i giocatori, sarà un campionato importante. Prometto che sotto la nostra gestione si farà lo Stadio e poi punteremo a qualcosa di importante".

 

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