Nel day-after successivo all’infuocato match interno perso contro la Juventus, il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, parla a tutto campo ai microfoni di Videolina Sport.
Ecco le sue parole:
“Il fallo di mano di Bernardeschi? C’è tanta rabbia e senso di ingiustizia: ieri ho detto tutto da dirigente sportivo e non da tifoso. L’episodio è inspiegabile come è stato grave la gomitata di Benatia su Pavoletti e poteva essere punizione dal limite per noi.
L’arbitro dà un vantaggio che non c’è: non so cosa aggiungere. La frustrazione sta nel fatto che veniamo da episodi arbitrali evidenti a nostro sfavore contro le grandi: ci manca solo il Napoli. La mia non è una denuncia ma una constatazione.
Quest’anno gli episodi non ci hanno dato ragione: noi vogliamo migliorare e questi punti sono oro. L’anno scorso per esempio siamo arrivati undicesimi in classifica, un punto dietro la Sampdoria proprio perché a Genova è stato annullato un gol regolare a Ibarbo: ci sarebbero stati introiti importanti.
La Var? Sono favorevole e credo che il meccanismo migliorerà : su queste situazioni, non ci sono spiegazioni specifiche, questo è uno scenario border-line. Troppe interruzioni capisco non piacciano, ma se lo strumento deve funzionare, deve funzionare bene: le polemiche ci saranno sempre, ma diminuiranno.
Causa alla Lega? Non credo alla malafede e credo non ci sia possibilità giuridica per andare a fare chissà che. Vogliamo semplicemente arbitraggi migliori. Barella? Dopo che abbiamo rinnovato, ho letto di tutto. Nicolò ha fatto progressi ed è giusto rinnovare il contratto.
Nessun scopo ulteriore se non per il fatto che se lo meritava. Faremo di tutto per trattenerlo anche la prossima stagione. Per trattenere giocatori come Barella e Romagna è alzare ogni anno l’asticella delle nostre ambizioni.
La reazione controproducente al mio sfogo? Non voglio neanche pensarci, ma penso che abbiamo detto ciò nel giusto, così come noi non dobbiamo cadere nel vittimismo. Milan, Crotone e Spal sono partite importanti e il nostro obiettivo è quello di fare punti.
Sono squadre dinamiche e noi dovremo avere la rabbia avuta in queste ultime uscite. Ripeto non dobbiamo cadere nel vittimismo perché siamo reduci da una grande partita. I vertici della Federcalcio? Contano i programmi e non i nomi: spero in un candidato che unisca tutti e che faccia progetti importanti per il nostro calcio.
Noi c’eravamo schierati per Abodi e lo farei anche tutt’oggi, anche se non capisco per quale motivo sia stato fatto fuori dal sistema. Ieri ho visto una linea difensiva perfetta, tanti raddoppi, giuste ripartenze e tanta intensità e da un punto di vista fisico non abbiamo subito la Juventus.
Ho visto una squadra che vorrei vedere sempre. Il mercato? Melchiorri ha bisogno di giocare per riacquisire condizione e abbiamo trovato la soluzione in cadetteria: spero che ritorni nonostante balli un diritto di riscatto.
È un ragazzo a cui tengo molto e spero torni davvero e che finisca la carriera qui, a meno di exploit clamorosi del Carpi, dove dovrebbe andare. Capuano? Il suo desiderio è quello di essere ceduto. Farias? Se non arriva un’offerta importante, la vedo difficile una sua partenza.
In entrata, se esce Giannetti, un attaccante lo faremo con caratteristiche simili a quelle di Pavoletti: abbiamo 3 alternative e dovrà arrivare quasi in simultanea alla cessione di Niccolò. A centrocampo vedremo, ma non abbiamo urgenza di fare entrate in questo momento.
In difesa, prenderemo un difensore mancino e rinforzarci sulle fasce. Colombatto? Sta facendo un percorso di crescita importante ed è meglio terminarlo: Cigarini e Cossu in regia hanno caratteristiche simili a loro: a meno di sconvolgimenti, sarà improbabile di chiederlo indietro al Perugia.
Se esce Farias, qualcosa faremo, ma in caso contrario ingressi come quello di Han non servirebbe. In questi due anni, i brasiliani ma anche Sau sono stati decisivi: credo che la qualità davanti ce l’abbiamo e come.
L'impressione mia e dei miei collaboratori in questo periodo è che stiamo pian piano migliorando. Con Lopez possiamo fare un salto di qualità , sono contento della scelta fatta e sappiamo il suo attaccamento a questi colori. Sono stato felice di aver lavorato con Rastelli e lo sono ora per questo percorso intrapreso con Lopez.
Matuidi? La nostra è una testimonianza di scuse dovute. Non si è sentito granchè riguardo gli insulti. Noi abbiamo vissuto l'episodio di Muntari con la sua sceneggiata. Matuidi è un campione e può aver sentito qualcosa. Noi come società dobbiamo essere un esempio.
