"Avevo 14 anni, vivevo a Fano, giocavo nel Rimini. Era aprile. Mi segnalò Ermanno Ferrari, grande osservatore. Gianluca Pessotto e Giovanni Rossi, dirigenti della Juve, vennero a casa. Avevo fatto un provino con l’Inter. Ma non volevo muovermi. Mi proposero di fare tre giorni a Torino con la famiglia. Al secondo mi ero già innamorato". E' l'inizio della storia in bianconero di Filippo Romagna.
"Mi fecero arrivare Del Piero con una sua maglia - racconta a La Gazzetta dello Sport - La firmò e me la diede. Ero nato milanista, idolo Pirlo, ci misi poco a diventare bianconero. Fu una scuola. In tutto. Dà importanza a troppe cose: disciplina, serietà . Nonnismo o bullismo? Macché, rispetto".
Cagliari?
"Il Cagliari ha mostrato tanto interesse. E infatti ho fatto cinque anni di contratto. Il direttore Rossi era venuto a prendermi a Fano, il presidente Giulini è stato bravo. E col mio agente Montipò abbiamo deciso. Dopo Torino e la B a Novara e Brescia, che mi ha fatto bene, ho ritrovato il mare. Impatto pazzesco. I miei adorano il Poetto, è una bella scelta".