Storari: 6. Neutralizza facilmente le conclusioni dalla lunga distanza dei giocatori del Cesena, mentre sulla gran punizione di Magnusson probabilmente avrebbe potuto fare di più, considerando fosse sul suo palo. Il portiere ha però l’attenuante dell’infortunio (crampi) che ha condizionato i movimenti, ma da ultimo baluardo non ha voluto lasciare il terreno di gioco e anzi è stato autore di un’uscita coraggiosa a pochi minuti dal termine della gara.
Pisacane: 6. La grinta e la voglia di combattere su ogni pallone non mancano, i piedi non sono proprio “perfetti” ma non si può pretendere tutto.
Salamon: 6. Di testa è un gigante, da lui non si passa. Deve però migliorare nei fondamentali, complici alcuni semplici passaggi errati.
Ceppitelli: 6.5. Al rientro dopo il lungo infortunio, il centrale sfodera una partita pressoché perfetta, dimostrando di poter essere un elemento di sicuro affidamento per il proseguo della stagione.
Capuano: 6.5. Molto bene sulla corsia di sinistra, ruolo nel quale il difensore esordì ai tempi di Pescara. Abbina copertura efficace a ottime proposizioni in fase offensiva: forse Rastelli ha trovato la soluzione sulla corsia fino alla scorsa giornata “debole”.
Dessena: 6. Sufficienza sulla fiducia. Il capitano non si risparmia quanto a corsa, ma quando prova suggerimenti di prima per gli attaccanti c’è da mettersi le mani nei capelli. Bene quando viene portato in cabina di regia.
Fossati: 5.5. Fatica a trovare la posizione e imporre il proprio gioco, merito a dir la verità anche dei ragazzi di Drago, ottimamente disposti in campo. L’ex Perugia dovrebbe fare meno tocchi prima di scaricare il pallone (Dal 64’ Deiola: 5.5. Si mangia un gol facile facile non sfruttando un pallone delizioso fornito da Melchiorri. È inoltre timido nei contrasti. In preoccupante involuzione).
Joao Pedro: 6. Fa sorridere il pubblico quando nel tentativo di un semplice passaggio colpisce il nulla piuttosto che la palla. Per il resto, mette lo zampino sull’1-0 impegnando di testa Gomis.
Farias: 7. È un folletto imprendibile per la difesa avversaria. Svaria lungo tutta la trequarti, sfodera ottimo giochi di prestigio e ubriaca i bianconeri con i suoi dribbling. Dalla sua sporca conclusione si genera il vantaggio del Cagliari (complice la deviazione di Magnusson). Impossibile farne a meno (Dal 77’ Tello: 6. Il giovane colombiano ha voglia di mettersi in mostra: la sua tecnica è pregevole e ne da un piccolissimo saggio. Da rivedere volentieri).
Sau: 6.5. Si prodiga in una corsa generosa ed efficace e sfrutta l’altruismo di Melchiorri siglando il 2-0 e il suo quarto gol in campionato (Dall’84’ Benedetti: 6. Entra con personalità suggerendo la difesa a 5. È incoraggiato dai compagni e tenta le sortite lungo la fascia destra, guadagnando nel finale un prezioso calcio d’angolo che consente di far trascorrere secondi preziosi).
Melchiorri: 7.5. La star del match. L’ex pescarese incanta con le sue progressioni: quando parte è incontenibile. Con grande altruismo offre a Sau la rete del 2-0, poi, appena un minuto dopo il gol di Magnusson, chiude i conti con una progressione devastante e un tiro sotto l’incrocio che non lascia scampo a Gomis.
All. Rastelli: 6.5. Non si vede ancora un gioco fluido, fatto di trame ben sedimentate nelle menti dei giocatori. Ma ci sono i risultati, e questo per ora conta per la maggiore. Bene nei cambi, ma occorre comprendere il perché di tanti ragazzi con i crampi.
Chi sale
Tutto il gruppo, più unito che mai, anche coloro che sono leggermente sotto la sufficienza, merita una menzione. Tutti insieme si possono conquistare gli obiettivi.