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Storari super, centrali in bambola, Di Gennaro... perché?

Le pagelle di Cagliari-Pescara

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Storari: 7. Se il Cagliari non prende almeno tre gol lo deve esclusivamente al portiere, che sulla rete pescarese nulla può fare ma effettua due prodigiosi interventi, dopo quello su Cocco nei primi 45’: il primo sul tiro dalla distanza di Caprari con la mano di richiamo, il secondo con i piedi su una conclusione ravvicinata di Torreira.

Balzano: 6. Termina la partita con i crampi, perché in termini di corsa non si risparmia. Ma l’asse destra con Deiola non funziona appieno.

Krajnc: 5. Male, malissimo. Il centrale rossoblù commette diverse ingenuità sui fondamentali. Come si insegna sin da piccoli nelle scuole calcio, mai va servito un pallone in orizzontale.

Capuano: 5. Prova a gestire il reparto difensivo, ma con risultati non proprio soddisfacenti. Gli avanti avversari sono un pericolo costante, specie a causa della loro mobilità. Sbaglia l’uscita palla al piede in occasione della rete di Lapadula.

Pisacane: 5.5. E’ adattato a sinistra, e lo si comprende al momento dei cross, spesso sballati. Nulla da eccepire invece per quanto concerne l’impegno.

Deiola: 5. Completamente fuori dalla partita. L’esaltazione iniziale deve avergli fatto male (Dal 58’ Fossati: 6. Prende le chiavi del centrocampo e fa girare palla come si conviene. Sarebbe stato meglio farlo entrare già a inizio ripresa per restituire equilibrio alla squadra).

Di Gennaro: 4.5. Ammesso che il fallo che ha determinato l’ammonizione non ci fosse, la sua reazione non è giustificabile. L’espulsione per proteste ha cambiato inevitabilmente la gara. Che serva, come ricordato da mister Rastelli, da lezione per il regista, così da non commettere più ingenuità di tal genere.

Dessena: 6. Prova a caricarsi il peso della squadra sulle spalle, ma in cabina di regia riesce poco, e deve offrire spazio a Fossati.

Joao Pedro: 6. Massacrato dagli avversari, si accende nella prima frazione con una pregevole serpentina in area biancazzurra. Offre il meglio quando entra l’altro brasiliano Farias, con il quale può dialogare.

Melchiorri: 5.5. L’ambiente di Pescara lo rende nervoso. Lo si comprende quando sbaglia panchina al momento del cambio. Probabilmente sarebbe stato meglio non schierarlo dal primo minuto (Dal 78’ Sau: sv. Nessun pallone pienamente giocabile per l’attaccante sardo, che reclama senza successo un rigore).

Cerri: 5.5. La stazza è imponente, ma la posizione in campo certo non aiuta ad esaltarne le qualità. Sull’esterno è per lui difficile puntare l’uomo e superarlo in velocità, non la sua caratteristica migliore (Dal 62’ Farias: 6. Fosse entrato prima, o fosse stato schierato dal primo minuto, avrebbe di sicuro ravvivato il reparto avanzato del Cagliari. Peccato, crea scompiglio nella retroguardia abruzzese, senza tuttavia venir seguito dai compagni. Graziato nel finale dal direttore di gara che lo ammonisce, risparmiandogli il rosso, dopo un intervento killer su un avversario).

All. Rastelli: 5.5. Sbaglia formazione, lasciando fuori un pimpante e propositivo Farias e proponendo un attacco lungo ma poco mobile. Occorre che riprenda in modo adeguato Di Gennaro: un giocatore della sua qualità ed esperienza non può farsi espellere in maniera così ingenua.

Chi sale

Storari tiene in piedi il Cagliari. Farias entra e ravviva l’attacco rossoblù.

Chi scende

Di Gennaro commette una grave ingenuità. I centrali difensivi non sono sicuri, e Deiola appare spento.
 

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