Brkic: 5.5. Forse avrebbe potuto evitare l’uscita disperata su Vecino a 30 secondi dal termine, ma il condizionale ora a nulla serve. Per il resto è sicuro sui palloni alti, come al solito.
Balzano: 6.5. Rientrante dopo un lungo periodo, si danna l’anima per tutta la partita. La rete rossoblù nasce da una perfetta triangolazione iniziata proprio dal terzino che suggerisce per Farias, il quale si accentra e offre a Pedro. Subisce nel finale le ire di Zeman quando, invece di lanciare lungo, passa fuori misura per Caio Rangel, regalando un pericoloso fallo laterale all’Empoli.
Diakité: 6.5. Partita di personalità per il centrale, che esce con disinvoltura dalla propria area e di testa le prende tutte. Qualche imprecisione soltanto in marcatura stretta, ma la chiusura su Rugani a botta sicura è da gran difensore.
Ceppitelli: 6.5. Ritrovato. L’ex Bari conduce una gara senza alcuna sbavatura, e si dispera per il gol subito a pochi secondi dal termine.
Murru: 6. Spinge con costanza lungo la fascia di pertinenza, e sulla rete del pareggio di Vecino stringe giustamente al centro, muovendosi con la linea. Forse, col senno di poi, avrebbe fatto meglio, sbagliando, ad allargarsi.
Dessena: 6. I piedi talvolta non lo aiutano, ma la grinta certo non manca. Nei minuti finali, causa stanchezza, non riesce più a ragionare.
Crisetig: 6.5. Nessun errore, apre il gioco come il mister chiede e pressa con cattiveria fino al termine della partita. In netto miglioramento rispetto alle deludenti prestazioni della gestione Zola.
Joao Pedro: 7.5. È atterrato nuovamente in Sardegna il vero Joao Pedro, addirittura più scintillante rispetto a quello che aveva impressionato nelle gare casalinghe con Cesena e Sassuolo. Il gol con l’interno destro è una vera perla. Sfiora il secondo colpendo su punizione il palo esterno, e dialoga a meraviglia con i compagni.
Farias: 7. Imprendibile finché non termina la benzina. Il vantaggio del Cagliari si genera da una sua azione. Fa impazzire con la sua corsa e i repentini cambi di direzione i difensori empolesi, che quando scappa sono spesso costretti a fermarlo con le cattive (Dal 75’ Caio Rangel: sv. Zeman gli chiede di allargarsi il più possibile, lui lo fa ma il pallone arriva poche volte dalle sue parti, o causa errori tecnici dei compagni o per via delle avverse condizioni atmosferiche, che certamente non favoriscono il Cagliari).
Sau: 6.5. Protegge palla come solo lui sa fare. Da un suo spunto interessante si genera il clamoroso palo di M’Poku. Esce, come Farias, stremato (Dal 73’ Cop: 5. Entra col piglio sbagliato, non riesce a stoppare nessun pallone in maniera efficace e corre senza cognizione di causa).
M’Poku: 6.5. La velocità non è il suo forte, ma compensa la scarsa rapidità con una tecnica sopraffina. Il palo, dopo una deviazione del difensore avversario, gli nega la gioia della seconda rete in rossoblù (Dall’81’ Husbauer: sv. La tecnica non manca, ma la prestanza fisica si. Probabilmente a quel punto della gara sarebbe servito maggiormente un giocatore differente).
Chi sale
Tutti i titolari, per il grande impegno profuso, meritano un giudizio più che positivo. Se il primo tempo fosse terminato 4-0, come all’andata, nessuno avrebbe gridato allo scandalo. Ma se non capitalizzi come devi ne paghi le conseguenze.
Chi scende
Cop non offre il giusto contributo alla fase offensiva, nel momento in cui serviva far salire la squadra e tenere palla.

