Cragno: 6.5. Tre gol subiti, ma sarebbero potuti essere almeno il doppio. Sfortunato nella respinta in occasione della prima rete rossonera, con la palla che sbatte su Ceppitelli; nulla può fare sul raddoppio di Paquetà, mentre sul terzo gol del Milan esce fino al limite dell’area per opporsi a Calhanoglu, lasciando però sguarnita la porta dopo la deviazione. Decisive, invece, le numerose parate su Calhanoglu, Piatek e Cutrone che evitano un passivo nettamente più largo.
Srna: 5. Parecchio bloccato sulla difensiva, si dimentica Paquetà che sfugge alla sua marcatura e batte Cragno. Qualche cross invitante ma troppo poco per un giocatore che ha perduto lo smalto di inizio stagione.
Ceppitelli: 4. Partita da incubo per il difensore, che deve inseguire gli attaccanti (e non solo) avversari. Malissimo quando sbaglia un retropassaggio servendo un pallone d’oro a Piatek, sul quale si oppone Cragno. Poco preciso, inoltre, nell’uno contro uno sempre col polacco nell’azione che conduce al 3-0. Ancora un errore in impostazione, dopo il quale Suso manda di poco a lato. Da mettersi le mani nei capelli il tiro sbilenco ravvicinato negli ultimi minuti, con Donnarumma che poco avrebbe potuto fare.
Pisacane: 5.5. Prova l’anticipo come suo solito, specie su Suso, ma è troppo molle in alcune circostanze facendosi sovrastare.
Pellegrini: 6+. Il più positivo del reparto arretrato cagliaritano, si propone con grande frequenza, specie nel secondo tempo. I suoi cross sono tagliati e uno di questi viene sfruttato molto bene da Joao Pedro, che trova un super Donnarumma e poi la traversa a negargli la gioia del gol.
Faragò: 5.5. Non incide come vorrebbe nonostante la tanta buona volontà.
Padoin: 6-. Tanto cuore e tanta grinta nel pressing, oltre a un buon feeling con Pellegrini e a un buon cross sul quale Joao Pedro impegna Donnarumma. Un suo tiro ravvicinato viene murato da Kessie che si “immola”. Tutto ciò non è, però, abbastanza per arrivare alla piena sufficienza (Dal 68’ Deiola: s.v.).
Barella: 4.5. Prestazione incolore per il sardo, che pare essere irriconoscibile. Sbaglia una quantità infinita di palloni (cosa non da lui), ma soprattutto non è mai nel vivo del gioco.
Ionita: 6-. Ci prova con alcune aperture capaci di disorientare gli avversari. Una di queste, verso Pellegrini, conduce alla più pericolosa azione della partita (Dal 76’ Despodov: s.v.)
Joao Pedro: 6+. Dinamico e allo stesso tempo sfortunatissimo, è l’unico capace di impensierire il Milan: impegna severamente nella prima frazione Donnarumma di testa, mentre nella seconda colpisce al volo un cross di Pellegrini ma trova una grande opposizione del portiere rossonero. Sullo sviluppo dell’azione il suo tocco sotto sbatte clamorosamente sulla traversa. Male invece quando si fa “scippare” palla con troppa facilità (Dall’80’ Bradaric: s.v.)
Pavoletti: 5-. Inesistente. Gioca pochissimi palloni, complice anche il fatto che sia troppo isolato. Qualche apertura e scambio ravvicinato errati.
All. Maran: 4.5. Schiera anche contro il Milan una squadra bloccata nel tentativo di difendersi piuttosto che segnare. Eppure i suoi sono tremendamente lunghi e lasciano praterie agli avversari. Occorre precisare anche una certa dose di sfortuna, ma è troppo poco per giustificare l’ennesima prestazione sottotono e senza particolari "scossoni".