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Il borsino rossoblù. È tornato Sau! E Ibarbo regala una piccola-grande fetta di salvezza

Le pagelle di Genoa-Cagliari

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Avramov: 6.5. Incolpevole sul vantaggio ospite, il serbo effettua coraggiose uscite di pugno a “pulire” l’area rossoblù. Da brividi il dribbling su Konatè in piena area piccola nel corso del primo tempo. Diffidato, salterà il prossimo match contro il Parma.

Pisano: 6.5. Uno dei migliori per dinamismo in fase difensiva e di spinta, fino a quando è costretto ad abbandonare il campo per un intervento involontario di Sculli (Dal 49’ Perico: 6. Contiene efficacemente le sortite avversarie, senza soffrire più di tanto).

Rossettini: 6.5. Impeccabile nei fuorigioco, non concede particolari opportunità agli attaccanti genoani. Sarà il difensore sul quale costruire il Cagliari del futuro.

Astori: 6.5. Qualche lancio di troppo errato, per il resto abile a sventare le minacce avversarie, vincendo quasi tutti i confronti aerei.

Avelar: 6. Riportato, complice l’assenza di Murru, sulla linea dei difensori, spinge meno rispetto alla corsia di destra, puntando molto alla fase di copertura.

Dessena: 6.5. Recuperato a tempo record, l’ex doriano sente particolarmente la partita contro i rivali rossoblù ed effettua un pressing asfissiante.

Conti: 6.5. Alla presenza record numero 312 in Serie A con la maglia rossoblù, il capitano detta i tempi e suggerisce interessanti palloni per le punte.

Eriksson: 6.5. Nulla da eccepire in termini di impegno, ma in alcune occasioni dovrebbe “osare” di più. Tuttavia, è prezioso nella fase di interdizione, con un grande lavoro oscuro.

Ibraimi: 6. Abile nel controllo di palla, ma troppo pesante e goffo nei movimenti. Il rientro sul sinistro limita le possibilità di sorprendere, alla lunga, gli avversari, che disinnescano facilmente i tentativi del macedone.

Sau: 7.5. È tornato il bomber di Tonara. Corre tanto, pressa, e costringe a grossolani errori i difensori genoani. Da questi nascono il pareggio rossoblù, firmato dallo stesso attaccante sardo, oltre al vantaggio targato Ibarbo (Dall’84’ Nenè: sv. Pochi minuti per tenere palla e far trascorrere il tempo necessario per proiettare la squadra verso una fondamentale vittoria).

Ibarbo: 7. Quando parte nessuno più riesce a fermarlo. Ha il grande merito di calciare al volo quel pallone in caduta libera, firmando il gol vittoria. Nel finale fallisce, per merito di Perin, la rete dell’1-3.

Chi sale

Era da tanto che non segnava, era da tanto che non riusciva ad essere determinante per la squadra. Il conto con il Genoa rimane aperto soprattutto per lui, e Marco Sau non ha potuto che segnare proprio ieri un gol alla formazione ligure, il terzo su sei stagionali. Per il resto, tutta la squadra ha contribuito a conquistare una importantissima vittoria, mister Pulga compreso.

Chi scende

Nessuno merita la palma di peggiore in campo.

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