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Il borsino rossoblù. Ekdal abile regista, Nenè si riscopre cecchino decisivo

Le pagelle del Cagliari

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Avramov: 6. La difesa rossoblù fa buona guardia e, complice la poca precisione degli ospiti, nel primo tempo il portiere serbo è spettatore non pagante.  Nella seconda frazione arriva qualche leggera preoccupazione in più, ma non sporca i guanti più di tanto.

Pisano: 6,5. Contiene le scorribande offensive del Verona, ma soprattutto non lascia un attimo di tregua ad Agostini, che si deve preoccupare delle percussioni laterali del terzino sardo. Il cross al bacio per Nenè condisce un’ottima prestazione.

Rossettini: 7. Non ha il più semplice dei compiti, deve marcare uno come Luca Toni. Eppure mette la museruola al bomber di Pavullo, lo cancella dalla partita e se la porta resta inviolata, buona parte del merito è suo.

Astori: 6,5. Anche il “Tedesco” è molto attento e preciso, sbaglia poco e aiuta anche in fase di impostazione.

Avelar: 6. In ombra per tutto il primo tempo, anche se ha il merito di non commettere errori. Cresce nella ripresa dove porta avanti qualche contropiede.

Ekdal 7,5. Sontuoso, non fa rimpiangere minimamente un pilastro come Conti, imposta tutte le azioni d’attacco del Cagliari e va anche vicino al gol con qualche conclusione dalla distanza.

Eriksson: 6. Corre molto e butta pochissimi palloni. Propizia con un gran cross dalla trequarti anche un colpo di testa di Nenè, che finisce di poco alto; per il resto non lascia il segno.

Vecino 6. Subito molto propositivo, con qualche inserimento interessante. Partecipa alla manovra, poi col passare dei minuti sopraggiunge la stanchezza e cala vistosamente.

Cabrera: 4,5. L’unica macchia in una buona partita della squadra. L’uruguayano sembra disorientato in campo, è confusionario e infatti Lopez se ne accorge e, a inizio ripresa, lo sostituisce (Dal 54’ Ibarbo: 6,5. Entra e dopo 10 secondi colpisce un palo, spacca in due la difesa avversaria con accelerazioni improvvise. Se solo fosse più concreto sotto porta sarebbe un fuoriclasse. Purtroppo non si può avere tutto dalla vita e il colombiano sbaglia alcune nitide palle-gol).

Ibraimi: 6. Nel primo tempo è davvero pericoloso. Dialoga con il centrocampo staccandosi dalla linea offensiva e andando a prendersi il pallone sulla trequarti. Cala nel secondo tempo sino alla sostituzione (Dal 70’ Cossu: 5,5. Prova a rendersi pericoloso senza però riuscirci. Nel finale si innervosisce e scatena pure una piccola rissa).

Nenè: 7. Lanciato titolare, ripaga la fiducia concessagli da Lopez. Vero che segna, ma sbaglia pure molto sottoporta. La sua incornata però è troppo importante, regala ai rossoblù i tre punti e forse la salvezza (Dal 78’ Pinilla: 5,5. Non ha tempo per incidere, ma ce l’ha per rimediare un cartellino giallo).

Chi sale

Ekdal è senza alcun dubbio il migliore in campo. Assume con perizia la regia della squadra, che comanda alla perfezione; non disdegna anche le conclusioni dalla distanza. Nenè è l’autore del gol vittoria, che regala 3 fondamentali punti ai rossoblù. Basta soltanto questo, e per stavolta gli perdoniamo tutte le altre occasioni sciupate.

Chi scende

Schierato titolare dopo numerose panchine consecutive, Cabrera è l’unico dell’11 cagliaritano parso in evidente difficoltà. Avrà modo di rifarsi nei match successivi.

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