Gabriel: 4. Pomeriggio da incubo per il portiere rossoblù. Non comunica con i compagni di squadra, ed è troppo leggero nel deviare (sulla traversa) un colpo di testa innocuo di Kondogbia. Sul primo gol è incolpevole, mentre sul secondo è timoroso nell’intervenire sulla punizione di Banega, quasi non volesse “sbattere” sul palo. Ingenuo nell’intervento su Icardi, dal quale si genera il rigore della quarta rete, è inoltre in ritardo sulla quinta marcatura di Gagliardini.
Pisacane: 5.5. Alterna recuperi prodigiosi ad incertezze, come quella sul vantaggio di Perisic in compartecipazione con Isla.
Bruno Alves: 6-. Promosso capitano, fa quello che può, e non gli si possono implicare grosse responsabilità.
Capuano: 5.5. Fatica a reggere l’urto di Candreva e Icardi.
Isla: 5.5. Si propone con costanza nella prima parte di gara e dimostra un’ottima intesa con Pedro e Borriello, poi si spegne progressivamente. Non segue Perisic, insieme a Pisacane, in occasione della prima rete dell’interista.
Ionita: 6. Uno dei rossoblù più positivi, prende in mano il centrocampo e suggerisce bene per Borriello, inserendosi anche senza palla. Cala nella ripresa.
Di Gennaro: 5. Non prende mai il controllo della situazione, compito che spetterebbe a un regista. Sfiora la rete dell’1-2 su punizione, trovando la risposta di Handanovic, poi è troppo molle a inizio secondo tempo, quando intercetta con tremenda sufficienza un suggerimento di Icardi per Perisic, che poi scarica a rete (Dal 62’ Sau: 5.5. Perde banalmente palla, facendo ripartire il contropiede interista).
Barella: 6-. Mette in mostra una tecnica pregevole, abbinata a una buona visione di gioco, con precise aperture e un bell’assist per il gol di Borriello. Solito cartellino giallo collezionato (Dal 77’ Dessena: sv).
Padoin: 5.5. Si mette in mostra con un grande controllo sulla corsia sinistra, poi si spegne nella ripresa come il resto della squadra, rintanandosi sulla difensiva.
Joao Pedro: 6-. Spende tanto nel primo tempo, complice il gran caldo. Si vede negare da Medel, che salva sulla linea dopo il pallonetto a superare Handanovic, la rete del vantaggio. Dialoga a meraviglia con Borriello, e smista palla rapidamente. Con l’Inter arrembante nella ripresa fatica a creare nuove occasioni.
Borriello: 6.5. Solito gol, e sono 12. Alla faccia di chi, prima del campionato, lo definisse “bollito”. Questo basta e avanza (Dal 77’ Ibarbo: 5.5. Subissato di fischi all’ingresso in campo, si muove bene dopo un suggerimento di Dessena ma calcia malissimo, strozzando il pallone).
All. Rastelli: 4.5. Aveva dichiarato che il Cagliari non avrebbe più subito “imbarcate”. Invece non osa, e l’atteggiamento mostrato dalla squadra nella ripresa smentisce totalmente le sue parole. Non ha il coraggio di cambiare radicalmente un modulo, il 5-3-1-1 (o 3-5-1-1), che si sgonfia col passare dei minuti, passando a un difensivo 4-4-2. Ci si augura abbia il coraggio, nel prossimo match, di schierare Rafael in porta.