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Macellari: da terzino "rock and roll" a taglialegna con Cagliari e la Sardegna nel cuore

L'ex rossoblù ai microfoni di Gianluca Di Marzio

La Redazione
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Una nuova vita per l’ex terzino del Cagliari Fabio Macellari. Ormai sardo d’adozione, praticamente cagliaritano, racconta la sua nuova vita ai microfoni del sito di Gianluca Di Marzio. Dalla serie A alla serie C passando per il palcoscenico di San Siro, la scala del calcio con la maglia dell’Inter. Giocare a pallone gli piaceva e come: per me era “sesso, droga e rock’ n’ roll”.

Ma ora è cambiato profondamente:

“Adesso sono cambiato e condanno certi atteggiamenti. Prendi Balotelli, ha un modo suo particolare di affrontare la vita, non sembra neanche un cattivo ragazzo, ma non riesce a mettere a frutto le sue enormi potenzialità. Ci può anche stare divertirsi con gli amici, mai io ero fuori da ogni schema”.

Parla di suo figlio:

“Mi sono trasferito in Sardegna per lui. Voglio cercare di stare quanto più tempo è possibile in sua compagnia”. E allora va bene anche se nel tempo libero riesce a giocare a calcio. “Sto aspettando il patentino da allenatore, ed anche il 22 dicembre per poter essere tesserato da qualche squadra. Magari vicino Cagliari per non allontanarmi troppo. Il fisico mi permette ancora di fare sport e di giocare a calcio”.

Un fisico ancora ben allenato e un hobby tutto particolare:

"Mi piace tagliare la legna. La mia famiglia ha un casolare e molti ettari di terreno tra cui anche boschi e campi in Emilia Romagna. Quando posso trascorro le mie giornate in mezzo al bosco”.

La malinconia dei momenti migliori:

"Non ci sono più i campioni di una volta. Sono tutti all’estero. Qui è finito un ciclo che è durato una vita. Non ci sono più i Baggio o i Van Basten. Per non parlare di Ronaldo, quello vero. Da compagno e da avversario il più forte di tutti. Uno così nasce ogni 50 anni”. E per quelli che non vogliono proprio smettere… “Del Piero forse non è ancora pronto a dire basta. Vorrebbe divertirsi ancora e forse tra un po’ capirà che è il momento di lasciare. Vuole continuare a dimostrare di essere il più forte”.

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