“E’ un allenatore che sa insegnare calcio, per me, fino ad ora è il migliore che ho avuto”. Parole di Daniele Conti, il quale così parlò dell’ex mister rossoblù Marco Giampaolo, che da ieri siede nuovamente in panchina. Il tecnico a suo tempo fortemente voluto (e poi maltrattato) da Massimo Cellino, siede sulla panchina della Cremonese. Riparte dalla Lega Pro, senza problemi, fermo nel suo credo, nel suo 4-4-2 che non conosce compromessi: cercare il risultato attraverso il bel gioco. Giampaolo non scende a patti, non l’ha mai fatto:
“La mia dignità non ha prezzo”, frase sbattuta in faccia tanto a Cellino (che lo richiamò invano sulla panchina del Cagliari) quanto a Corioni a Brescia. Un uomo sempre controcorrente, tutto d’un pezzo: riparte da lì, dal suo credo, dal suo rigore morale e tattico, dai progetti con al centro i giovani. Ascoli, Cagliari, Siena, Catania, Cesena e scampoli di Brescia. Ora una nuova avventura.
A Cagliari ha lasciato tanti bei ricordi, specie tra i calciatori più che tra il pubblico. Ebbe il coraggio e in primis la dignità di non diventare un "pupazzo" di Cellino: quando ancora sotto contratto con il club di Viale La Playa, venne per l'ennesima volta allontanato e poi richiamato, lui disse no; "La mia dignità non ha prezzo" è una frase che nasce in terra sarda quando a dispetto di quanto avrebbero fatto quasi tutti gli allenatori, non tornò in panchina, diede le dimissioni e rinunciò all'ottimo stipendio. Questo era ed è Marco Giampaolo.
In bocca al lupo mister!

