Il Cagliari è tornato a respirare, più con la forza dei nervi che con quella della ragione, e con una voglia ed una necessità di portare a casa il risultato sempre superiore a quella dell'avversario. Ma domani si troverà di fronte una squadra con lo stesso bisogno di punti. Si tratta del Napoli di Gattuso (forse l'ultimo – considerato l'addio quasi certo di Ringhio a fine stagione) che cerca gettoni decisivi per la qualificazione in Champions League. Gli azzurri occupano infatti il terzo posto in classifica, ma a pari punti con Juventus e Milan, quarta e quinto, a quota 66. A cinque partite dal termine del campionato, l'accesso alla massima competizione continentale è quanto mai in bilico, grazie anche al colpo di reni dello stesso Napoli, che sta vivendo un ottimo periodo e ad oggi sembra – al pari dell'Atalanta e del Sassuolo – la squadra più in forma del campionato. I partenopei, infatti, arrivano dal successo sul campo del Torino, che ha bissato il roboante 5-2 inflitto ad una diretta concorrente come la Lazio. Ad ispirare l'ottimo periodo dei campani il recupero di tutti gli elementi chiave nell'organico di Gattuso, da Lozano a Osimhen, che ha consentito al tecnico di rispolverare il suo 4-2-3-1 a trazione anteriore, con quattro tenori supportati da un elegante del pallone come Fabian e un factotum come Demme. Il Napoli arriverà alla sfida del Maradona con l'infermeria quasi vuota, con un quasi d'obbligo per l'assenza di Ospina (al suo posto pronto Meret, vice ma nemmeno troppo), quella di Lobotka e quella di Ghoulam. La volata verso la Coppa dalle grandi orecchie inizia domani, gli azzurri avranno un calendario abbastanza morbido (Cagliari, Udinese e Verona in casa, Spezia e Fiorentina in trasferta) ma sanno di non poter sbagliare un colpo o quasi.
Probabile formazione (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Hysaj; Fabian Ruiz, Demme; Politano, Zielinski, Insigne; Osimhen. All.Gattuso