Ranieri lotta per evitare l'anonimato. La salvezza è in cassaforte, ma da qualche partita la Sampdoria ha inserito le marce basse. Colpa di un fisiologico calo nel rendimento, certo, ma anche di un calendario non semplicissimo che, nelle ultime tre gare, ha visto i blucerchiati affrontare il derby, la Lazio e l'Atalanta. Nel complicato terzetto la Samp ha portato a casa un solo punto, abbastanza per superare la soglia dei 30, ma ancora troppo poco per gridare all'aritmetica. Un periodo non semplice complicato anche dal piccolo spauracchio del Covid emerso in settimana, con la positività di un giocatore (non reso noto, ma tra i meno utilizzati dell'organico). Nei giorni scorsi, qualche lineetta di febbre di Damsgaard, Askildsen e Thorsby aveva fatto scattare sull'attenti la Samp, (coi giocatori fermati precauzionalmente) ma i sintomi non erano legati al virus. I tamponi effettuati ieri, infatti, hanno dato tutti esito negativo, anche se Damsgaard resta in dubbio per via dei pochi allenamenti sulle gambe. In dubbio come sarà Quagliarella, che si porta dietro un fastidio al polpaccio e resta in dubbio. Il 38enne di Castellammare, coi suoi 8 gol in campionato, resta il giocatore più prolifico della Sampdoria, e Ranieri cercherà di recuperarlo per affiancarlo a Keita nel suo solito 4-4-2. Se così non dovesse essere, il tecnico romano potrebbe optare per una piccola variazione sul tema, scegliendo l'attacco leggero col senegalese a far coppia con uno tra Verre e Ramirez (anche Torregrossa non sta bene).
Probabile formazione (4-4-2): Audero; Bereszynski, Tonelli, Colley, Augello; Candreva, Ekdal, Adrien Silva, Jankto; Quagliarella, Keita. All.Ranieri