Sembra un incubo ma purtroppo è realtà . Il Grifone non era mai partito così male nella sua storia. In 7 partite ha racimolato soltanto 2 miseri punticini. E ora la squadra di Ivan Juric naviga in brutte acque e qualcuno inizia già a scorgere gli spettri della B.
La trasferta di Cagliari arriva in un momento davvero delicato. Juric, nonostante le rassicurazioni da parte della dirigenza e del nuovo ds Perinetti, rischia di saltare se i suoi ragazzi non dovessero fare punti nel capoluogo sardo. Ma anche il suo collega, Massimo Rastelli, non se la passa per niente bene. Si prospetta, quindi, uno scenario da duello western, dove chi vince continua, chi perde saluta definitivamente.
Cagliari-Genoa rappersenta quindi un'ultima spiaggia per entrambe le squadre, una gara da dentro o fuori già a metà ottobre. Proprio per questo Juric, sentendo la sua panchina scricchiolare, rischierà il tutto per tutto. Ed è pronto a rilanciare dal primo minuto l'uomo che più è mancato in questa prima parte di stagione: Gianluca Lapadula. Rientra anche Izzo dalla squalifica e con ogni probabilità , contro i sardi, guiderà la difesa genoana.
Dal punto di vista tattico Juric potrebbe rinunciare al 3-4-3 per metter un uomo in più a centrocampo e giocare con due sole punte. Tradotto, un 3-5-2, modulo che potrebbe mettere in diffocoltà un Cagliari molto vulnerabile sulle fasce.
Quindi, per quanto riguarda la formazione genoana, Perin difenderà i pali del Grifone. Izzo, Rossettini (grande ex) e Zukanovic formeranno il muro difensivo. Miguel Veloso avrà il compito di dettare i tempi di gioco e sarà affiancato da due interni di qualità : Rigoni e Bertolacci. Mentre gli esterni dovrebbero essere Rosi (in ballottaggio con Lazovic) e Laxalt. In attacco Juric ha tanti dubbi. Meglio far giocare Lapadula e Taarabt, che non sono al massimo della condizione fisica? O dar spazio a Galabinov e Palladino? Per il momento il tecnico è propenso a schierare Lapagol e Taarabt. Anche perché il suo futuro è appeso ad un filo. Ed è giunto il momento di osare.