Forse, se Stefano Pioli fosse arrivato in estate, l'Inter ora sarebbe al vertice della classifica, a contendere lo scudetto alla Juve. Scudetto che per quest'anno rimane un'utopia per i neroazzurri, visto che la Juve, con i suoi 18 punti di vantaggio, sembra inarrivabile.
Quindi meglio mettere le basi per il futuro. Ed è quello che sta facendo Stefano Pioli, che da quando è subentrato a Frank De Boer, ha rilanciato l'Inter portandola dall'undicesimo al sesto posto, a 2 punti dalla zona Europa League. Il tecnico italiano oltre ad aver dato un'identità alla squadra, che prima non aveva, è intervenuto sulla fase difensiva, vero tallone d'Achille nella precedente gestione De Boer (14 reti subite dopo 11 giornate).
L'Inter gioca bene. É una squadra a trazione anrteriore che spesso e volentieri, durante la fase offensiva, porta in avanti anche 7 uomini. Gli esterni di centrocampo, Peresic e Candreva, sono tra i più bravi in A nell'uno contro uno e abili nel mettere il pallone in mezzo.
Da quando c'è Pioli diventano anche terzini in fase di non possesso (cosa che con De Boer non accadeva). In mezzo il duo Kondogbia-Gagliardini (arrivato a Gennaio dall'Atalanta) difficilmente penetrabile.
A impostare l'azione spesso si abbassa Joao Mario, che da qualche mese ha preso il posto a Banega. Ma il portoghese agisce solitamente tra le linee, affiancato da Brozovic che con Pioli è stato rinserito in rosa dopo qualche screzio di inizio stagione con la società.
E poi c'è Maurito Icardi tanto amato e tanto odiato dalla tifoseria neroazzurra. L'argentino è un Terminator, una macchina creata per far gol in ogni modo. Ha 23 anni è ha già segnato 73 reti in serie A (di cui 63 con l'Inter).
In settimana è arrivata qualche critica nei confronti dei neroazzurri, in seguito alla sconfitta interna con la Roma. Per questo, Pioli, vorrà non sfiguare a Cagliari. Al Sant'Elia l'Inter scenderà con l'ormai collaudato 3-4-2-1.
Handanovic tra i pali, in difesa le tre “M” (Murillo, Miranda, Medel). Kondogbiae Gagliardini faranno da diga a centrocampo, suportati dai due esterni Candreva e Peresic (anche se potrebbe giocare più avanti da trequartista). Tra le linee Pioli ha qualche dubbio. Il primo legato a Banega, che potrebbe partire al posto di Joao Mario. L'altro riguarda Brozovic (che potrebbe scambiarsi sulla fascia con Peresic). Nessun dubbio, invece, per Maurito Icardi.

