Appena 10 presenze nel corso di questa stagione. Troppo poche per un giocatore sul quale in tanti, tra gli addetti ai lavori, avrebbero scommesso.

Eppure, col passare delle giornate Bartosz Salamon è divenuto l’ultimo difensore nella lista di gradimento del tecnico del Cagliari Rastelli, che, nonostante l’infortunio di Ceppitelli, gli ha preferito Pisacane (portandolo da destra al centro) e Capuano, prendendolo in considerazione soltanto per fargli ricoprire il ruolo di attaccante, durante l’assedio finale contro il Bologna.

Diciamola tutta, il gigante polacco, considerando anche le prestazioni dello scorso campionato (33 presenze e 2 reti), si sarebbe atteso un trattamento differente. E sperava, come spera tuttora, che le cose possano cambiare, specie dopo che a gennaio ha deciso di non ascoltare le proposte provenienti da altre squadre e dimostrare fedeltà al club sardo.

Proposte che, se le cose non dovessero cambiare, potrebbero significare un cambio di maglia la prossima estate. E perdere un difensore come Salamon, silenzioso e dai piedi buoni, non sarebbe roba di poco conto.