Il Cagliari si prepara alla trasferta contro il Pescara, primo scontro diretto del campionato. Dopo cinque giornate, i rossoblu sono in vetta alla classifica con un punto di vantaggio sul Livorno. La nostra redazione, in esclusiva, ha contattato Gianluca Prudenti, celebre “penna” di B Magazine, mensile ufficiale del torneo cadetto, per fare il punto sull'inizio di stagione della formazione guidata da Massimo Rastelli.
In questo inizio, escluse le gare contro Crotone e Virtus Entella, il Cagliari non ha convinto pienamente dal punto di vista del gioco. In cosa ha peccato la squadra?
“Mi sembra che ogni tanto il Cagliari tenda a spegnersi e si conceda qualche pausa di troppo, puntualmente sfruttata dagli avversari. In questo inizio di stagione ci può stare anche perché di fatto stiamo parlando di una squadra completamente rinnovata, allenatore compreso, che lavora insieme da nemmeno tre mesi. Il modulo è rimasto più o meno lo stesso degli anni scorsi, ma gli interpreti sono cambiati praticamente tutti. Nonostante parecchi giocatori siano abituati alla categoria, l'ambiente ancora deve calarsi nella nuova realtà”.
Massimo Rastelli, che vanta buoni risultati in Serie B, è stata la scelta giusta per la panchina?
“Credo di si. La società ha deciso di rifondare e la scelta più logica era ripartire da un allenatore che conosce bene la Serie B. Tra l'altro Rastelli, come ad esempio Stellone del Frosinone, ha smesso di giocare recentemente, sei anni fa, e si ricorda benissimo quali sono le dinamiche dello spogliatoio e cosa può passare nella testa dei giocatori. Ovunque sia stato ha costruito e lasciato buoni ricordi, dalla Juve Stabia all'Avellino, passando per Brindisi e Portogruaro”.
Nel corso della sessione estiva di mercato sono giunti in Sardegna diverse pedine di spessore, tra le quali Storari. Che aiuto può dare al gruppo e all'ambiente un giocatore così tanto navigato e abituato a vincere?
“Il ritorno di Storari è stato importantissimo sia da punto di vista tecnico, perché un portiere di quel livello trasmette tantissima fiducia ai difensori, oltre a garantire un certo livello di rendimento; sia dal punto di vista caratteriale. Storari aveva voglia di rimettersi in discussione e ha deciso di farlo con un progetto solido che lo ha convinto subito. Mi ha raccontato che quando lo ha chiamato il Cagliari la possibilità di tornare in Serie B non lo allettava. Dopo aver incontrato il presidente Giulini, invece, ha praticamente firmato dopo il primo incontro. Il suo entusiasmo è salutare e contagioso per lo spogliatoio”.
Quali altri elementi della rosa possono trascinare la squadra verso il ritorno in Serie A?
“Innanzitutto comincerei da chi è rimasto, quindi Dessena, Sau e Murru che hanno la Sardegna del sangue e conoscono l'ambiente alla perfezione. Starà a loro ereditare il ruolo avuto da Cossu e Conti negli ultimi anni. Poi sono arrivati tantissimi giocatori di categoria come Salamon, Di Gennaro, Giannetti e Melchiorri”.
Alessandro Deiola è una delle note più liete dell'inizio di stagione. Cosa ne pensi di questo talento?
“E' un giocatore molto interessante, ma non del tutto una sorpresa. Il Cagliari ha deciso di riprenderselo dopo una stagione in prestito al Tuttocuoio in Lega Pro in cui ha giocato titolare mettendo insieme trentatré presenze e quattro gol diventando uno dei protagonisti della salvezza dei toscani. Certo, la Serie B e la maglia del Cagliari sono un'altra cosa, ma il ragazzo di San Gavino Monreale sembra avere la personalità giusta. Ha cominciato la carriera da difensore e poi si è spostato a centrocampo. Quindi conosce molto bene la fase difensiva, ma è anche abile a impostare e a saltare l'uomo. E' un centrocampista moderno. I rossoblu dovranno essere bravi a coltivarlo e a non mettergli troppa pressione addosso”.
A detta di tutti gli addetti ai lavori e non, il Cagliari è la squadra favorita per la promozione. Sei d'accordo?
“Sono assolutamente d'accordo. Per qualità della rosa e blasone, il Cagliari è solo di passaggio in Serie B. Certo la squadra dovrà rimanere umile e unita fino alla fine”.
Le altre compagini che potrebbero insidiare i sardi quali saranno?
“Abbastanza difficile da dire. Nel senso che negli ultimi anni la Serie B ha avuto protagoniste spesso inattese. Naturalmente attenzione a Livorno, Cesena e Spezia. Poi sono curioso di vedere che campionato faranno Bari, Perugia e Vicenza”.
Nel prossimo turno, Dessena e compagni andranno a far visita al Pescara, reduce da un avvio di campionato non entusiasmante. Che partita ti aspetti?
“Sembra una frase fatta, ma in Serie B poche partite sono semplici. Il Pescara non è partito di slancio, fa un po' fatica a vincere ma, tolto il ko con il Livorno della prima giornata, non ha più perso. Il Cagliari dovrà metterci tutto il carattere che ha già dimostrato di avere”.