Tanta grinta, caparbietà e immenso amore per la maglia del Cagliari e per la città sarda. In due parole: Nelson Abeijon. L’ex centrocampista uruguaiano, che ha indossato la maglia rossoblù dal 1998 al 2006 (con in mezzo una piccola parentesi al Como), è stato uno dei protagonista della promozione in Serie A con in panchina Edy Reja.
“Il Guerriero”, soprannominato così dai tifosi rossoblù, ha trattato i temi legati alla sfida di domani pomeriggio contro il Napoli, ma anche quelli sul momento di difficoltà del Cagliari. Queste le sue dichiarazioni rilasciate in esclusiva al nostro quotidiano:
Il Cagliari ha l’obbligo di vincere contro il Napoli per poter sperare ancora in una salvezza che avrebbe dell’incredibile, visto il distacco dall’Atalanta. Che partita ti aspetti?
“Sì, non si può più sbagliare. Il Cagliari dovrà per forza portare a casa i tre punti per fare qualche passo in avanti per poter ancora sperare nella salvezza. E poi, la partita contro il Napoli, è sempre qualcosa di speciale. Sia per la rivalità sportiva tra le due squadre che il fascino della sfida”.
Sabato alle ore 18:00 e domenica alle ore 15, scenderanno in campo rispettivamente Cesena e Atalanta. Pensi possa essere un elemento a favore per i rossoblù quello di sapere già il risultato delle due concorrenti?
“Può essere importante sino ad un certo punto. Il Cagliari deve pensare solo a far sua la gara contro il Napoli, senza concentrarsi troppo sui risultati delle altre avversarie”.
A sette giornate dal termine del campionato, e con l’Atalanta che ha incrementato il proprio vantaggio, credi ancora nella salvezza della squadra di Zeman?
“Certo, ovvio. La società e i tifosi si meritano ancora di restare in serie A. Non smetterò mai di crederci finché l’aritmetica condannerà la squadra”.
Cosa provi nel vedere il Cagliari in questa situazione?
“Tanta, tantissima tristezza. E’ davvero un peccato vedere il Cagliari in questa posizione di classifica”.
Cosa daresti per poter indossare quella maglia e, magari, conquistare la permanenza in serie A?
“Farei di tutto e darei la vita per tornare a indossare i colori rossoblù”.
Ci sarai domenica pomeriggio al Sant’Elia a tifare Cagliari?
“No, e mi dispiace tantissimo. Ma senza dubbio, puoi starne più che certo, che tiferò Cagliari come se in campo ci fossi io. Forza Casteddu!”.