È un Luca Silvestrone ovviamente soddisfatto quello che il nostro quotidiano ha raggiunto telefonicamente questo primo pomeriggio.
Dott. Silvestrone come sta?
Bene, molto stanco ma davvero molto felice.
Come è andata la trattativa?
Meglio di così non poteva andare. Con il presidente Cellino ci siamo trovati in accordo su tutto e grande è stato fin da subito il feeling con Dan Meis. Sono davvero soddisfatto anche perché la trattativa è stata chiusa in pochissimo tempo. Bisogna fare i complimenti a Cellino che non ha voluto, per amore della sua terra, anteporre gli interessi personali a quelli del bene del Cagliari. Cellino è un grande uomo: gentile, disponibile, competente, diamogli merito. Insomma, me lo lasci dire: Cellino è un uomo con le palle!
Ora si pensa allo stadio?
Sì, non c’è tempo da perdere, dobbiamo pensare al bene del Cagliari, dobbiamo giocare la prossima stagione al Sant’Elia, bisogna montare la Curva Sud e finire gli altri lavori. Sono stato incaricato dal presidente Cellino in tal senso. Prendo in mano io la questione stadio, venerdì alle 15:00 sarò dal sindaco Zedda. O si gioca al Sant’Elia oppure pensiamo subito ad una soluzione alternativa come quella di Is Arenas, ma il Cagliari deve disputare il prossimo campionato in casa e non in penisola.
C’è ancora chi dubita di lei, del vostro progetto, circa l’accordo e la bontà dell’affare concluso, perfino il direttore de L’Unione Sarda ha mosso dei dubbi attraverso il suo profilo Facebook.
Guardi, sono stanco di queste cose. Ho dimostrato con i fatti che tutto ciò che ho prima detto si è poi puntualmente verificato. Non è possibile mettere in dubbio nulla. Dan Meis non si presta a giochetti. Cellino non ha bisogno di noi. Se avesse voluto stare alla guida del Cagliari lo avrebbe fatto mettendoci la faccia senza problemi. Entro pochi giorni comunicheremo i nomi degli investitori e così una volta per tutte nessuno avrà più nulla da dire, almeno lo spero.