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Affare Nainggolan: comunque vada, vinceranno Cellino e il Cagliari

Vi spieghiamo perché la società rossoblù e il presidente trarranno profitto a prescindere dall’esito delle trattative

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Dura da ormai troppo tempo l’intrigo di mercato che ruota attorno al nostro Ninja: offerte di qua, interessamenti di là, comproprietà a destra e prestiti con diritto di riscatto a manca. Ma il dato di fatto, per ora, è che Nainggolan riprenderà gli allenamenti con la divisi del Cagliari indosso, felice di indossarla. E poi? E poi que serà serà, whatever will be will be, come cantava Doris Day.

Ma in viale La Playa e dintorni, tradizionalmente non c’è gente con l’anello al naso: difficilmente ci si fa fregare in trattative di mercato sconvenienti sia dal punto di vista economico che da quello tecnico (a parte qualche rara eccezione). Cellino, anzi, in questo è un maestro: pare avere un intuito particolare nel comprendere a tempo di record gli ipotetici sviluppi delle contrattazioni, capisce fin dove può spingersi ed è abile a valorizzare al massimo i suoi gioielli. E sarà così anche con il belga, non c’è dubbio. Vediamo perché.

Se Radja alla fine resterà alla corte di Cellino, il Cagliari continuerà a giovarsi delle sue prestazioni da centrocampista di alto livello quale è, non andando a intaccare equilibri di squadra consolidati nel tempo e magari arrivando al traguardo dei 40 punti senza troppe sofferenze – tocchiamo ferro – così come accaduto in queste ultime stagioni.

Ma se la società deciderà di cedere alle lusinghe di una big e vendere il gioiello di origini indonesiane come parrebbe, lo farà avendo pianificato tutto per il meglio, statene certi.
In primo luogo, un primo importante obiettivo è già stato raggiunto: il vulcanico presidente rossoblù è riuscito a scatenare un’asta furibonda intorno al suo diamante, che inevitabilmente ne farà lievitare il prezzo finale del cartellino. Ed è qui che sta il secondo aspetto fondamentale: Cellino di certo non otterrà un corrispettivo minore al valore del calciatore anzi, se proprio ci sarà un’incongruenza tra offerta e valore, questa sarà sicuramente a vantaggio del Cagliari.

Sia chiaro, l’importanza e la validità del giocatore non si discute: non si attirano le attenzioni di così tante squadre di vertice a caso e senza possedere reali doti fisiche, tecniche e tattiche. Ma se le cifre che girano fossero confermate, il valore finale del cartellino si aggirerebbe tra i 17 e i 18 milioni di euro.

A qualcuno sembreranno persino pochi, ma bisogna confrontarsi anche con la realtà e con i reali valori di mercato: ad esempio, citiamo lo juventino Vidal, che fu acquistato dai bianconeri per 11 milioni; o Snejder, l’olandese che nel 2010 approdò all’Inter di Mourinho per 15 milioni. La storia è ricca di tanti altri esempi, ma non è questo il luogo né il momento di sottolinearli tutti.

L’unica cosa da sottolineare è, ancora una volta, la scaltrezza di Cellino e degli uomini di mercato rossoblù. Sì, perché qua a Cagliari, nessuno porta l’anello al naso.

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