Questa mattina Davide Nicola ha presentato l'ultima gara di campionato, che i rossoblù giocheranno domani a Napoli.
Ecco le sue parole, riportate dal sito ufficiale rossoblù:
“Il Cagliari farà la sua partita perché vuole chiudere bene la stagione e ottenere il massimo possibile. La sfida Scudetto è tra Inter e Napoli, e il Cagliari andrà in campo con la testa giusta e le idee che ci hanno contraddistinto durante l'anno. Ci sarà qualche assenza per infortunio. Mina e Luperto ci saranno, Caprile si porta dietro un problema muscolare e gli accertamenti ne sconsigliano l’impiego. Gaetano si è operato e non può esserci, anche Pavoletti e Zortea hanno qualche problemino che valuteremo da qui a domani.
Il progetto? Credo che prima di tutto ci vogliano coerenza e onestà, senza prendere in giro nessuno. Il Cagliari è dove ci siamo prefissati a inizio campionato: se si vorrà migliorare, bisognerà fare scelte di un certo tipo e valutazioni razionali per capire come e se si possa fare uno step che ti porti più in alto in classifica. L’ambizione c’è e a fine campionato ci siederemo con la Società e ragioneremo su ogni aspetto.
Makoumbou? Credo che contro il Venezia abbia fatto una delle migliori partite da quando son qui. Deve migliorare ancora in alcuni gesti tecnici, ma sono cose che se il giocatore è ambizioso migliorerà sicuramente. Si allena sempre al massimo, ha qualità e in ogni gara ha valori significativi di corsa, letture, dinamismo nelle due fasi.
Ciocci e Jankto senza minuti? Voglio un bene enorme ai miei ragazzi. Quando posso gratificare qualcuno lo faccio, ma la priorità è mettere in campo la migliore formazione possibile in quel momento, è normale che nel corso di una stagione qualcuno venga ritenuto più pronto di altri. Piccoli? L’operazione Sulemana è stata eccezionale per il Cagliari, ha portato tre giovani atleti come Roberto, Zortea e Adopo con il motore giusto. Tutti e tre hanno giocato una stagione di livello, possono essere tasselli su cui il Club può costruire e valorizzare, il miglioramento passa dalla quotidianità e dalla dedizione”.