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Verso il Venezia, Nicola: "Possiamo essere competitivi, non dobbiamo farci condizionare dagli episodi"

"I ragazzi hanno voluto il ritiro anticipato, mi ha fatto piacere"

La Redazione
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Il Cagliari si appresta a partire alla volta di Venezia, dove domani affronterà la squadra di Eusebio Di Francesco, rivale per la salvezza.

Davide Nicola ha presentato la partita nella consueta conferenza stampa, ecco le sue parole, riportate dal sito della società isolana:

“Non penso al Venezia-Cagliari di due anni fa, noi facciamo le valutazioni sulla gara che dobbiamo affrontare. La squadra mi piace ma siamo consapevoli di avere margini di miglioramento. 

Il ritiro anticipato è dovuto al fatto che dopo la trasferta di Torino, col rientro a tarda notte, c'è stato poco tempo per recuperare e lavorare. É stata una decisione libera dei ragazzi, che mi ha fatto piacere perché dimostra ulteriormente quanto ci tengano.

Andiamo a Venezia consci che, se giochiamo come sappiamo, possiamo essere competitivi e concretizzare quello che produciamo. Ho  una fiducia cieca in questi ragazzi, li vedo ogni giorno e sono convinto che abbiano i mezzi per lottare e raggiungere l’obiettivo. Lo sviluppo del gioco i ragazzi lo fanno già molto bene, ma in alcuni momenti dobbiamo alzare la nostra qualità. Sappiamo che questo richiede tempo, ma siamo molto fiduciosi.

Al momento nessuna squadra è inferiore alle altre, questo campionato è il più competitivo degli ultimi sette-otto anni in zona salvezza. L’importante riuscire a mantenere l’equilibrio. Il metro di giudizio arbitrale? Le regole sono cambiate e per questo alleniamo la gestione dello stato emotivo: non farsi condizionare dagli episodi  Ã¨ importante, riuscire a non perdere l'aggressività  Ã¨ quello che fa la differenza.

A Torino mi è piaciuta l’interpretazione del primo tempo, abbiamo giocato con personalità ma quello che è successo dal 2-0 in poi ci fa capire che, anche quando sei in svantaggio devi sempre provare a cambiare l’inerzia della gara, è importante che i ragazzi capiscano che le partite non sono mai finite e non possiamo mai mollare.

Io non faccio mai scelte definitive sulla tattica o di questo o quel calciatore, ci sono gare dove alcuni giocatori hanno caratteristiche più funzionali di altri".

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