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Mazzarri: "Possiamo mettere in difficoltà la Lazio"

"Obiettivi per il Cagliari? Non mi metto limiti"

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Con la consueta conferenza stampa pre partita, inizia oggi ufficialmente l'avventura di Walter Mazzarri al Cagliari. Il neo tecnico rossoblù ha spiegato alla stampa presente gli accorgimenti che ha adottato in questi pochi giorni per provare a fermare la Lazio, reduce da due sconfitte consecutive.

Prima della conferenza si fa il punto della situazione dell’infermeria: Strootman e Godin saranno assenti a Roma (il primo rientrerà in gruppo da lunedi e il secondo nel corso della settimana prossima); Ceter rientrerà a metà ottobre e Faragò nel corso di ottobre. Ladinetti ha la visita di idoneità nella seconda metà di ottobre mentre l’intervento di Rog è previsto per la settimana prossima.

Sono state tante le domande a cui il nuovo allenatore del Cagliari ha risposto, ecco le sue parole:

"L’ambiente è eccezionale, mi hanno accolto tutti bene. La struttura è eccezionale. Per essere serio, non posso darvi indicazioni precise, vi posso dire che ho buone sensazioni, il gruppo ha voglia di riscatto. Il primo dato sarà questa gara, in uno stadio importante e contro una squadra importante: vedremo i ragazzi come reagiranno.

Pavoletti ha fatto oggi il provino per vedere la sua situazione, un giocatore esperto come lui verrà con noi per stare vicino ai compagni e cercare di capire qualcosa del nuovo mister. Sarà in panchina ma non so quanto potrebbe giocare. Gli altri sono tutti a disposizione. Per fortuna ho 5 cambi, se vedo qualcuno in difficoltà potrò dargli il cambio.

I miei obiettivi? Io non amo i subentri e a me piace dare un’impronta, le squadre di Mazzarri hanno anima e non si arrendono mai, io ho già toccato certi tasti con i ragazzi e voglio che i ragazzi inizino a capire questo. Domani ci sarà il primo vero test. Non mettiamoci limiti, pensiamo partita dopo partita, ora avremo delle gare ravvicinate e potrò farmi un’idea più precisa dopo la sosta, quando potremo lavorare con più calma. Vedere la squadra in tv non è come vederla dal vivo.

Ho un rispetto talmente grande dei miei colleghi che voglio parlare del Cagliari da oggi in poi. Ovviamente ho visto le gare del Cagliari e ho già provato a proporre qualcosa del mio credo calcistico, ma non mi piace parlare del lavoro dei colleghi.

Io in carriera ho allenato tutti i moduli. Valuto sempre che squadra ho a disposizione e poi le cucio un modulo addosso. Di solito prediligo il 3-4-3 o il 3-5-2 ma a seconda del momento della gara non ho problemi a provare altre soluzioni, e tutto questo si prepara in settimana. Bisogna essere camaleontici. Ci vuole tempo per inculcare certi punti fermi, perché a seconda del modulo bisogna impararae a fare certe cose, per questo preferisco iniziare sempre in estate.

La Lazio? Una squadra così forte che sta ai vertici da così tanti anni credo che dopo due sconfitte sarà arrabbiata. Non so in che condizioni fisiche sia, lo saprà il suo allenatore, io penso ai miei, ho chiesto di fare il meglio che possiamo rispetto a ciò che abbiamo fatto in questi tre giorni. Se lo facciamo, possiamo mettere in difficoltà anche gli avversari più tosti. E mi fermo qui, basta con le parole, dobbiamo iniziare al più presto a fare punti.

Una squadra evoluta deve saper leggere i momenti della gara e sapere quando deve saper fare una cosa o l’altra. In questi giorni ho puntato molto sul fatto che se c’è da soffrire, si soffre insieme, ma se abbiamo palla, bisogna provarci, col palleggio, la verticalizzazione e così via… non c’è un aspetto solo, dobbiamo essere bravi a leggere la gara e i vari momenti e serve un allenatore che sappia essere sempre lucido e sul pezzo per dare indicazioni.

Perché ho scelto Cagliari? Io e il presidente ci parliamo da tanto tempo e la piazza di Cagliari mi stimola perché mi piacciono le piazze che ti mettono l’adrenalina. Cagliari è una piazza che rappresenta un popolo intero, tutti i sardi tifano Cagliari. Il mio sogno è che, con un progetto intelligente, e facendo bene quest’anno, si possa crescere

Nandez? Il calcio moderno ha bisogno di giocatori che sappiano far tutto e lui lo sa fare. Se avrò il tempo di farglielo capire potrebbe arrivare a diventare anche un buon trequartista e giocare in mezzo al campo. Di solito, quando ho creduto in un giocatore, poi con il tempo è esploso. Per il momento, però, lui vuole giocare esterno e sarà accontentato.

Io colpo di mercato del Cagliari? Lo dovete dire voi… io quando accetto un incarico mi focalizzo sul mio lavoro e lascio parlare gli altri. Ma io ho motivazioni talmente alte che è come se fosse il mio primo anno in A. Qua è arrivato un Mazzarri umile che vuole solo fare bene.

Io mi concentro sull’aspetto mentale, tecnico, tattico e fisico, un allenatore non può trascurare niente e bisogna cercare di far migliorare tutto. Per il momento ho cercato di lavorare sulla testa e ho cercato di accennare un po’ ai miei principi, purtroppo dopo Roma avremo subito Empoli e Napoli, ma qualcosina mi aspetto fin da subito.

Se c’è qualcuno che mi ha stupito in questi giorni? Preferisco non parlare dei singoli, non mi sembra giusto e per gli allenamenti che abbiamo fatto ho tratto indicazioni positive dal gruppo, ho visto ancora troppo poco.

Quale squadra vorrei poter rivedere nel Cagliari? Il Torino dei 63 punti, che al ritorno è stato quarto in classifica, era una squadra che non mollava mai e questo vuol dire che ha fatto qualcosa sopra le righe. Quello è l’esempio di quello che ho fatto in carriera, come quando ho preso la Samp… di solito le mie squadre sono unite, organizzate e che non mollano mai. È qualcosa che mi hanno sempre riconosciuto.

La carenza di centrali non deve essere un alibi, chi scenderà in campo dovrà dare risposte. Anche se affrontiamo una squadra forte non voglio dare vantaggi e le mie scelte le vedrete poco prima della gara.

Differenze nel calcio rispetto a prima della pandemia? Io non avevo il vaccino e ho ricevuto proposte ma le ho rifiutate perché un calcio senza tifosi non è calcio, sono allenamenti. Io stesso, come allenatore, mi sarei sentito al 50%. Ho avuto la fortuna di poter fermarmi, ho colto l’occasione per studiare e aggiornarmi, io cerco sempre di rinnovarmi e migliorarmi." 

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