Dopo la Fiorentina, il Cagliari si prepara ad affrontare il Lecce di Liverani, squadra che lotta per la salvezza e che all'andata beffò i rossoblu rimontando i due gol di svantaggio nel giro di pochi minuti.
Seconda conferenza stampa in quattro giorni per Walter Zenga, che si prepara alla sfida di domani contro il Lecce. Sono molti gli argomenti toccati durante la chiacchierata con i giornalisti.
Ecco le parole del mister rossoblù:
"Quando lavori per un club hai il dovere assoluto di onorare la maglia e rispettare tutti, dalla società, ai tifosi a te stesso. Il Lecce si gioca tanto, ma questo riguarda il loro percordo, ma per quanto ci riguarda noi le motivazioni le dobbiamo trovare in noi stessi, io non devo motivare. Quando gioci per una squadra e hai ancora sette partite davanti, devi fare il massimo per ottenere punti. Ho già giocato in queste condizioni climatiche, la differenza sta negli allenamenti, perché ora giochiamo ogni tre giorni… se lì un infortunio di una settimana ti fa saltare una gara, adesso te ne fa saltare due o tre, quindi bisogna ragionare bene su come gestire gli allenamenti e le condizioni durante la gara.
Domani sono 100 panchine ed è un bel traguardo, ma l’emozione della prima volta non si può dimenticare. La centesima è un traguardo di spessore, se mi fossi gestito meglio e avessi preso altre decisioni sarebbero state di più, ma credo che in generale, tra tutti i campionati, sono vicino alle 500 e questo ti dà modo di ragionare in tanti modi diversi. I ragazzi hanno recuperato, crediamo abbiano recuperato bene. Klavan ha recuerato? Non aveva grandi problemi, ma come ho detto prima, anche una piccolissima problematica ti porta a saltare tante gare. Comunque è tutto a posto.
Vincere è fondamentale per il mio futuro? E chi lo dice?
In due giorni è impossibile cambiare qualcosa, se una squadra trova un modo di stare in campo bisogna tenere quello, magari cambiano gli interpreti, ma non credo si possa cambiare granchè. Il Lecce sta giocando bene, le ultime gare sono state davvero ottime; è vero che stanno lottando per non retrocedere, ma giocano davvero bene. Ci vuole una prestazione di livello e questo è quello che sto cercando di fare… Joao Pedro? Se cammina, gioca. E chi lo critica dovrebbe cambiare mestiere.
Noi abbiamo la possibilità di giocare con il doppio mediano o con il play in basso, se giochiamo con Ciga o Birsa, abbiamo meno soluzioni. Con Radja, Nandez e Rog abbiamo più soluzioni e possono variare. Ritengo Radja un giocatore di livello assoluto e mi viene molto difficile rinunciarci. Avvicendamenti in campo? Se stanno tutti bene hanno tutti possibilità di giocare, ma se uno è soddisfatto, perché cambiare? Quelli che sono tornati possono essere decisivi a gara in corso, ma fare 5 cambi non è obbligatorio…
Quanto sono soddisfatto? Zero. E non lo dico per ridere, io non sono mai soddisfatto, chiedete a Max (Canzi) quanto sono soddisfatto dopo le gare e quante critiche mi faccio. Quello che mi dispiace è non poter intervenire sui dettagli perché c’è troppo poco tempo. Ovviamente parlo della mia poco soddisfazione a livello personale, non dei ragazzi. Alleno solo dal 18 maggio, quindi le mie idee devono essere proposte non calma… Liverani ce l’avevo a Palermo ma è sempre stato infortunato, l’ho avuto solo durante la mia ultima gara. Si vedeva già in campo che aveva un futuro da allenatore, lo ammiro molto per il suo carattere.
Gli annullamenti a Simeone? Ci sono stati errori in altre partite che non sono stati sanzionati fatti da altri. A Firenze è stato bravissimo il guardalinee e quello della scorsa gara l’ho già commentato…
Ho sempre sentito dire che le squadre che ormai non hanno più patemi, giocano più sereni, invece ora sento che mancano le motivazioni. Io sono dell’avviso che bisogna dare sempre il massimo, avendo rispetto dell’avversario e di noi stessi.
Carboni? Per ‘consolarlo’ gli ho detto che anche Nainggolan alla terza presenza era stato espulso. Il sono il primo che sbaglia, figuriamoci un giocane come ‘Carboncino’. Se non sapesse gestire queste cose dovrebbe cambiare mestiere. Un rosso per un difensore è una delle cose più semplici da prendere.
Lykogiannis centrale? Studiamo sempre delle soluzioni alternative in allenamento e abbiamo notato che lui può anche essere inserito tra i centrali, così come Faragò… a volte un allenatore è fortunato perché prova delle cose e riescono bene. È un alternativa in più che potrebbe essere riproposta al 100%.
Formazione? Cragno gioca.
Mi sarebbe piaciuto vedere le partite come sarebbero andate se fossimo passati prima noi in vantaggio, soprattutto Atalanta e Fiorentina. In entrambi i casi abbiamo avuto tante occasioni, Giovanni ha fatto 6 gol in sei gare, Joao è un giocatore che tanti tecnici vorrebbero (a proposito, gioca anche lui, domani). Abbiamo Daniele che ci dà una grande mano e ora torna anche Gaston. Non dimentichiamo che abbiamo anche Paloschi, anche se è penalizzato a livello di minutaggio. Quindi anche a livello d’attacco saremo più incisivi.
I Primavera? Se un ragazzo è bravo, gioca. Gaston, se lo convoco, è perché sta bene e può giocare, quindi il reparto è più che completo. Ma troveremo spazio per tutti.
Non avevo mai fatto al caso che segna quasi sempre Simeone, perché quando la squadra va in gol non fai caso a queste cose. Io vorrei più partecipazione dei difensori in fase offensiva, pensiamo a Lucioni del Lecce che ha segnato su palla inattiva. Ci stiamo lavorando".