Chi contro l'Atalanta? I rossoblù si preparano alla sfida contro i bergamaschi, mai battuti da quando è ricominciato il campionato e determinati a restare il zona Champions. Il Cagliari invece arriva dal pari in casa del Bologna, ma anche da quattro risultati utili consecutivi, che hanno riportato il sorriso dalle parti dell'Isola, dopo un periodo estremamente buio culminato con l'esonero di Rolando Maran.
Il neo tecnico dei sardi Walter Zenga, come ogni settimana, si è sottoposto alle domande dei cronisti.
Ecco le sue parole:
"Si cercano soluzioni a seconda della gara, durante la partita si deve fare attenzione e prendere misure adeguate. Sappiamo che il valore dell'Atalanta è la mentalità, puntano sempre a migliorarsi, cercano sempre record. Gasperini fa un grande lavoro da tre anni, io alleno il Cagliari da tre mesi ma ogni gara è un'opportunità.
In questo momento facciamo bene con un certo schema non cambio solo perché manca qualcuno, anche a Bologna non eravamo tutti quanti schierabili. Mi dispiace che certe scelte abbiano portato delle forzature che hanno causato gli infortuni.
Sono molto orgoglioso dei miei ragazzi: Mattiello ha fatto tre gare intere e non giocava da moltissimo tempo, Lyko è entrato a freddo, Ceppitelli e Pisacane che non avrebbero dovuto giocare visti i loro problemi fisici. Le partite si giocano sempre per vincere.
Mosse particolari per domani? Punto sulle nostre qualità e su quello che dobbiamo fare domani, voglio affrontare le gare ottimisti e sereni. Ho già le idee chiare.
Il percorso di Gasp è da Panchina d'Oro, straordinario, perché dopo la delusione dell'esperienza all'Inter è riuscito a reinventarsi e fare molto bene
I Primavera? Carboni è quello più pronto, è stato agevolato dalla situazione in difesa... Poi io guardo chi può dare il massimo per la squadra, che abbia 18 anni o 35.
Sicuramente il centrocampo del Cagliari è tra i più forti, ce ne sono pochi come il nostro, intendo considerando tutti. Cacciatore e Olsen? Ognuno fa le proprie scelte, Cacciatore avrebbe sicuramente giocato perchè non avrei rischiato Ceppitelli. E ora, in porta, ho tre grandi portieri anzichè quattro.
L'Atalanta non è più un club medio, ormai sono dei big e così è giusto ritenerli. Gasperini ha appena fatto 400 gare in A e io 100 tra poco, ma ne ho fatto tante all’estero, Gasp è davvero al top".