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Calciomercato - Cagliari, le condizioni per il ritorno di Nainggolan

Un'insieme di fattori economici per far sì che il Ninja riabbracci la Sardegna

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Arriva un'altra sessione di mercato e, come durante l'estate, la domanda è sempre quella: stavolta arriverà Radja Nainggolan? Il Ninja è il sogno proibito del Cagliari, un giocatore capace di far svoltare una squadra come si è visto la scorsa stagione: il primo a fare il tifo per il suo ritorno è Eusebio Di Francesco, che l'ha già avuto alla Roma e sa meglio di tutti quanto il belga possa essere importante per i rossoblu.

Nell'ultima finestra di mercato il Cagliari e l'Inter non sono arrivati ad un accordo per un soffio perché i nerazzurri volevano solo cash, mentre il sodalizio isolano pensava di inserire nell'operazione una contropartita tecnica che rispondeva al nome di Riccardo Ladinetti. Niente da fare, i meneghini non hanno accettato la proposta mettendo fine, mometanemente, alla telenovela. Ora però sembra che la porta, rimasta socchiusa per un po', si stia riaprendo, lasciando trapelare qualche piccola speranza.

Il numero 44 non è nei piani di Conte, non lo è mai stato in realtà: quest'anno ha collezionato solo 4 presenze senza lasciare il segno, per cui è uno dei maggiori indiziati per la partenza a gennaio.

Tuttavia ci sono vari nodi da sciogliere per riportare il centrocampista in Sardegna. Innanzitutto il fattore economico: il Cagliari non vuole fare salti mortali per accollarsi un giocatore quasi 33enne con uno stipendio ingombrante per gli standard dei sardi, per cui bisognerà trovare un accordo contrattuale con il calciatore e i nerazzurri. Quest'estate si parlava di un ingaggio da 4 milioni netti per 3 anni, ma ora è probabile che si possa scendere, vista anche la crisi portata dal Covid, che in questo momento si fa sentire più di qualche mese fa. Giulini è stato chiaro: prima viene il bilancio, poi tutto il resto.

L'Inter, dal canto suo, come dichiarato anche dal ds Ausilio, è disposta a venire incontro a delle possibili richieste, ma senza svendere Nainggolan, per cui ha sborsato 38 milioni prelevandolo solo due anni fa dalla Roma. Niente regali dunque. Dovrà esserci quindi un accordo in comune tra i due club, entrambi dovranno fare un piccolo sacrificio.

Un trasferimento a titolo definitivo potrebbe non essere la soluzione migliore per i sardi, che questa estate hanno già speso tanto: Marin (10 milioni circa), l'ingaggio di Godin sommato a quello degli altri big che non sono partiti (Nandez e compagnia) e gli altri acquisti. A meno che l'Inter non prenda nuovamente in considerazione l'opzione Ladinetti, ora in prestito all'Olbia e giovane che interessa dalle parti del Duomo, una cessione totale potrebbe non essere la soluzione più indicata.

Meglio invece un prestito di tipo semestrale: cedere Nainggolan da gennaio a giugno con magari il Cagliari che si impegna a pagare lo stipendio del Ninja per la maggior parte oppure anche in toto. Il belga percepisce 4,5 milioni l'anno, non sarà facile da coprire se dovesse essere per intero a carico dei rossoblu. Potrebbe essere questa però la leva da tirare per riportare Radja a casa, visto che il club di Steven Zhang sarebbe lieto di sgravarsi di uno stipendio da quasi 5 milioni di euro per un elemento dell'organico che ormai è ai margini della squadra.

I prossimi giorni saranno cruciali: la riunione tra i vertici del Cagliari per decidere il mercato alle porte si terrà il 3 gennaio, ma l'ultima parola in questo caso spetta all'Inter, che deciderà cosa fare di Nainggolan da qui a breve. Per cui, se sarà matrimonio con i rossoblu, sarà solo alle condizioni dei nerazzurri.

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