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Cosa non hanno compreso (quasi tutti) del riscatto di Alberto Cerri

Una valanga di insulti ed improbabili teorie complottiste hanno accompagnato la notizia del passaggio a titolo definitivo al Cagliari dell’attaccante ex Juve

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Per Il Cagliari è ufficialmente scattato l’obbligo di riscattato dell’intero cartellino di Alberto Cerri dalla Juventus.

Un’operazione da 10 milioni di euro in totale dai più non compresa e che proviamo a spiegare nella speranza che questo “sforzo” raggiunga il maggior numero di lettori e tifosi.

Proprio quelli (non ce ne vogliano) che ieri (appena appresa la notizia) hanno gridato pressoché in massa allo scandalo.

Il maledetto vizio di non leggere, di fermarsi soltanto al titolo di qualsiasi pezzo, il “desiderio” prevalente di non volersi informare passando direttamente alla fase successiva (ovvero quella che porta a sparare sentenze e “opinioni” oltre che improperi, centinaia di insulti vari ai danni del club e del calciatore avanzando anche ridicole teorie complottiste) è certamente comportamento tossico e inaccettabile.

Questo articolo (oltre a non voler prendere le difese di nessuno) non vuole neppure analizzare la vicenda Cerri dal punto di vista tecnico (cosa fatta svariate volte nel bene e nel male, sia positivamente che negativamente e senza sconti da parte del nostro giornale).

L’obiettivo è spiegare soltanto una cosa. La più importante, incredibilmente sfuggita a tantissimi, ovvero la formula dell’acquisizione da parte del Cagliari delle prestazioni sportive di Alberto Cerri.

Si tratta di prestito (un milione) con obbligo di riscatto al raggiungimento di determinate condizioni (che nessuno conosce) per altri 9 milioni da versare in tre esercizi (rate annuali).

Obbligo, dunque. Non scelta del momento, contingente alla luce delle prestazioni offerte fino ad oggi da Cerri. Ora è chiaro?

Il Cagliari (ed in particolare il presidente Giulini) ripongono grandi speranze e fiducia nel giovane attaccante ora ex Juve. Ne prendiamo atto.

La parola passa (come giusto) nuovamente al campo. Sarà il manto verde e gli anni a venire che potranno stabilire se Cerri è un “pacco” o un buon giocatore.

Unica considerazione sul calciatore. Oggi Cerri (certamente) non vale dieci milioni. In futuro chi può dirlo?

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