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Cagliari, cambio allenatore? No, le priorità sono altre

Vediamo perché il cambio allenatore non è una priorità della società rossoblù

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Quarta sconfitta nelle ultime cinque partite, 16 gol incassati (30 totali finora), gioco che latita. Ci sarebbero tutti gli elementi per un cambio di allenatore in casa Cagliari. Ma non sarà così: vediamo perché.

16 punti in classifica dopo 13 uscite sono un buon bottino per una squadra che ha come obiettivo la salvezza, specie considerando che le ultime 3 in classifica, Pescara, Palermo e Crotone, sono ferme rispettivamente a 7, 6 e 5 punti. C’è ancora un buon margine di vantaggio.

Nel caso in cui i rossoblù superassero domenica prossima al Sant’Elia l’Udinese, si porterebbero a quota 19, compiendo di fatto il giro di boa per l’obiettivo della permanenza in massima serie.

Se arrivasse invece una sconfitta ad opera dei friulani, il problema principale non sarebbe il cambio di guida tecnica (anche perché due mister a libro paga implicano uno sforzo economico per una società che deve conservare denaro da impiegare nei due stadi), quanto piuttosto riportare alcuni equilibri all’interno dello spogliatoio.

Gli infortuni, inoltre, hanno martoriato la compagine sarda: Giulini e Capozucca desiderano ritrovare alcuni elementi importanti per avere nuovamente l’organico a pieno regime e giudicare in maniera adeguata.

La priorità del Cagliari non si chiama nuovo allenatore, bensì “stadio”. In primis quello provvisorio, i cui lavori dovrebbero iniziare nel febbraio 2017: i tempi sono strettissimi, al fine di veder realizzato l’impianto che ospiterà il club per due stagioni a lato del Sant’Elia (parcheggio settore Distinti).

E per finire c’è il discorso stadio definitivo, ambito verso il quale si sta cercando di destinare quante più risorse economiche. C’è da proseguire l’iter burocratico che possa garantire la demolizione del Sant’Elia e il conseguente avvio dei lavori.

Cambio tecnico, dunque? No, almeno per il momento, salvo un “naufragio” verso le torbide acque delle ultime 3 posizioni. In caso contrario si proseguirà con Rastelli, al quale è affidato il compito di conquistare, seppur non col bel gioco, la tanto agognata salvezza.

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