Isla rappresenta uno dei colpi più importanti di una gestione Giulini ancora giovane e che promette altri interessanti e prestigiosi arrivi.

Dopo gli anni estremamente positivi di Udine, il jolly cileno è riuscito solo in parte ad esprimere il suo potenziale durante l’esperienza in maglia Juventus. L’approdo nell’isola alla corte di una dirigenza ambiziosa e una squadra vogliosa di crescere rapidamente doveva rappresentare l’occasione buona al fine di rilanciarsi, collezionando prestazioni da trascinatore.

Se si escludono le performance tra le fila della nazionale cilena dove risulta un titolare inamovibile, Isla sta faticando oltremodo nel raggiungere una continuità di rendimento. Rastelli lo ha impiegato in tre ruoli differenti: come terzino destro o mezz’ala nel trio di centrocampo all’interno del consueto 4-3-1-2, oppure come tornante quando ha optato per il 3-5-2.

Un continuo variare di posizione che potrebbe non aver aiutato l’inserimento definitivo nei meccanismi della squadra isolana, ma da un giocatore che fa della duttilità una delle armi  principali è lecito aspettarsi un apporto differente. Tuttavia la formazione guidata da Rastelli ha offerto un rendimento altalenante che condiziona inevitabile anche quello dei singoli.

Il weekend preannuncia una sfida delicata ovvero la trasferta di Verona con un Chievo mai facile da affrontare. Isla ritornerà in Europa dopo gli impegni con il Cile nell’immediata vigilia e probabilmente non verrà impiegato nell’undici titolare, rimandando così quell’inserimento completo che ancora stenta ad arrivare.

Le qualità dimostrate nel corso della carriera giustificano diverse e legittime pretese nei confronti di un giocatore che, alla soglia dei 29 anni può ancora ritrovare standard e ambizioni importanti.

Farlo in maglia Cagliari trascinando ed insieme ai propri compagni, consegnerebbe ai tifosi un grande interprete da ammirare anche e soprattutto nello stadio che verrà.