Prima la grande gioia per il gol da record (arrivato dopo sessantacinque secondi) di Davide Di Gennaro, che sembrava rappresentare un Cagliari determinato e grintoso davanti a un Sant’Elia entusiasta e vivace. In seguito la doppia occasione per lo stesso numero 8 cagliaritano, poi il black out totale. Un cortocircuito improvviso ed incredibile, oltre che inspiegabile. Una strada che si è fatta in salita, quando tutto stava andando per il verso giusto.
Dopo il vantaggio, la squadra di Massimo Rastelli è andata letteralmente nel pallone, cedendo totalmente l’iniziativa alla Fiorentina, che si è resa costantemente pericolosa, andando a segno per ben cinque volte.
Vertigine da alta classifica o calo fisiologico? L’ottima partenza in campionato della compagine isolana ha sicuramente portato grande entusiasmo (sia nei giocatori che nella tifoseria), alzando così l’asticella delle ambizioni del Cagliari in questo campionato, sottovalutando l’importanza dell’avversario apparentemente in crisi. Tuttavia, potrebbe anche trattarsi di un normale calo, dovuto alle grandi energie utilizzate nel corso delle precedenti partite ufficiali.
In definitiva, nulla è compromesso. L’intento ora è quello di rimettersi subito in carreggiata.
